Ense iubet tereti caput a ceruice Jacobo / Auferri Herodes, luget Ecclesia, dextras / Inijcit in Petrum, quem carcere claudit ah[a]eno / Quod populo gratum Iud[a]eo nosceret esse. Acto. Cap. 12. La decapitazione di san Giacomo

stampa controfondata tagliata di traduzione, ca 1582 - ca 1582

Soggetti sacri. Personaggi: san Giacomo, Erode. Attributi: (Erode) copricapo regale. Figure: boia, uomini, donne, bambini. Abbigliamento militare: (boia) corazza, calzari. Armi: spada. Architetture: piazza, palazzo di Erode

  • OGGETTO stampa controfondata tagliata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Van Der Straet Jan Detto Giovanni Stradano (1523/ 1605): inventore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Disegni e Stampe
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO Piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima edizione della serie degli Atti degli apostoli viene curata ed incisa da Philip Galle ad Anversa nel 1575 su disegni di Maarten van Heemskerck e comprende sedici stampe: la sua preparazione fu interrotta per la morte dell’artista di Haarlem nel 1574. Con la seconda edizione, anch’essa curata da Galle nel 1582 (e ricordata nel Riposo di Raffaele Borghini), viene aggiunta un’ulteriore incisione su disegno di Heemskerck; l’incisore ed editore di Anversa comincia qui la sua fortunata collaborazione con Giovanni Stradano, a cui è affidato il disegno del titolo e di quindici stampe; due ulteriori disegni sono affidati a Hendrick Goltzius. Oltre allo stesso Galle, la realizzazione di sei incisioni e il titolo sono attribuiti a Adrian Collaert. Seguono altre due edizioni: una curata da Theodor Galle (Anversa, 1636) e una da Johannes Galle (Anversa). A testimoniare la fortuna della serie sono documentate almeno due copie: una, dello stesso formato, a bulino curata da Claes Jansz. Visscher (1643) e una in xilografia, più libera, realizzata da Cristoffel van Sichem II o III. L'incisione della matrice per questa stampa è stata recentemente attribuita a Adrian Collaert (New Hollstein, The Collaert dinasty, vol. 3, 2005, p. 253). L’incisione fa parte di un album denominato “Album scuola fiamminga Van Voen Martino detto Hemeskerk”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato; molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100407943
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI sul recto, bordo inferiore, su due colonne - Ense iubet tereti caput a ceruice Jacobo / Auferri Herodes, luget Ecclesia, dextras / Inijcit in Petrum, quem carcere claudit ah[a]eno / Quod populo gratum Iud[a]eo nosceret esse. Acto. Cap. 12 - Collaert Adriaen - numeri arabi - a matita - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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