Nona veduta del Piemonte. Ivrea. veduta di Ivrea

stampa di invenzione, post 1790 - ante 1795

VEDUTA: Ivrea. ARCHITETTURE: Ivrea: Palazzo Civico; castello; abitazioni. FIUMI: Dora Baltea

  • OGGETTO stampa di invenzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte ritoccata ad acquerello
  • MISURE Altezza: 218 mm
    Larghezza: 283 mm
  • ATTRIBUZIONI Bagetti Giuseppe Pietro (1764/ 1831)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Biblioteca Reale
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Reale
  • INDIRIZZO piazza Castello, 191, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La veduta raffigura Ivrea vista dalla Dora Baltea. Il centro storico è descritto con lucida nitidezza: si riconoscono gli edifici principali, dal campanile del Palazzo Civico fino al castello nella parte alta della città, esaltati dalla tonalità rosea del cielo realizzato interamente ad acquerello. Questa incisione acquarellata fa parte della serie di quattordici “Vedute del Piemonte e del Nizzardo” (S. M. 14765, nn. 1-13), databile intorno al 1793 sulla base dell’affinità della veduta di Saorgio con la «Veduta di Saorgio presa sul posto da Bagetti architetto e disegnatore di S. M., li 15 aprile 1793», incisa da Giovanni Saverio Chianale (P. Astrua, 1980, p. 240). Il 1793 è anche l’anno della nomina del pittore a «nostro disegnatore di vedute e paesi», da parte di Vittorio Amedeo III (M. Viale Ferrero [a cura di], 2000, p. 11). Le stampe sono il risultato della collaborazione di Bagetti con Luigi Zaccaria Valperga (Torino, 1754-post 1822), come segnala la scritta «Valper. e Bagetti f.» sulla prima veduta. Non sappiamo con certezza in cosa sia consistito l’intervento di Bagetti, la cui attività da incisore non è testimoniata se non da questa serie (A. Baudi di Vesme, 1963, p. 79). Tutte le vedute sono di formato ovale e presentano un’incorniciatura a finto passe-partout acquarellato. La serie della Biblioteca Reale di Torino è incompleta, in quanto mancante dell’ottava veduta raffigurante Borgo San Dalmazzo. Il fiume è reso con pochi tratti a incisione, utilizzati per restituire la lieve increspatura dell'acqua e come traccia essenziale per la realizzazione ad acquerello delle ombre proiettate degli edifici. L’Archivio storico della Città di Torino conserva la stessa “Veduta di Ivrea” (Collezione Simeom, D/8881). Nei due esemplari l’autore manifesta un forte interesse per lo studio della luce nei vari momenti della giornata e in condizioni atmosferiche differenti: al cielo quasi sereno della stampa della collezione Simeom si sostituisce un cielo bianco attraversato da nubi, che si riflette nelle tonalità meno accese, ma non meno reali, di questa veduta
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100405261
  • NUMERO D'INVENTARIO S. M. 14765
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Biblioteca Reale
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI in basso, al centro - IX. V. ͭ ͣ del Piemonte. Ivrea - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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