soggetto assente
scimitarra
ca 1600 - ca 1799
Scimitarra (shamshir) di ambito persiano con fodero in pelle in parte impresso, puntale metallico dorato esteso ad un terzo, due fascette con anelli per l'aggancio alla vita. Lama con estese ossidazioni. Fornimento fornimento con guance in osso e guardia a croce. Il fornimento e le fascette sono dorate e decorate a girali
- OGGETTO scimitarra
-
MATERIA E TECNICA
ACCIAIO
Avorio
LEGNO
ORO
PELLE
-
MISURE
Lunghezza: 1000 mm
Larghezza: 140 mm
- AMBITO CULTURALE Ambito Persiano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'arma è costituita da una lama in acciaio con sezione a cuneo e un solo filo e da un'impugnatura in avorio e acciaio impreziosito da decorazioni in oro applicate con la tecnica koftgari. Il fodero è costituito da una struttura lignea rivestita in pelle (di capra, cavallo, zebra o più tipicamente asino), inserti metallici utili ad agganciare l'arma al portatore e puntale metallico non originale. La lama presenta una particolare lavorazione dell'acciaio wootz, denominata ladder damask (definita anche kirk ner deban o kirk nardeban, che significa 40 scalini): sulla sua superficie, a intervalli regolari, sono visibili dei "pioli" che ricordano appunto una scala. L'oggetto faceva parte di una panoplia, collocata lungo la parete del corridoio, composta da 22 oggetti, smontata durante la schedatura (2018) per permettere una migliore conservazione delle opere. La realizzazione della panoplia è attestabile attorno al secondo quarto del secolo XX, nella logica di retorica di Regime che esponeva - anche fisicamente - oggetti "coloniali" o generalmente di civiltà extraeuropee, in parte per spirito di curiosità, in parte per celebrare o esaltare l'arte e l'ingegno della propria cultura. Le armi provenienti dall’Impero Ottomano, conservate presso il Castello di Racconigi, sono parte dei doni inviati dal Sultano Abdul-Hamid II a re Vittorio Emanuele III nell’agosto del 1904. La missione diplomatica consegnò complessivamente ventidue quintali tra fucili, archibusi, artiglierie, spade, asce, lance, revolver, armature, corazze, maglie d’acciaio, elmi in metallo e in stoffa. Esse vennero presentate al sovrano italiano disposte in vetrine foderate in velluto cremisi in una sala attigua a quella del biliardo del Castello di Racconigi. (v. La Missione turca dal Re. I doni del Sultano, Corriere della Sera, 22/08/1904, p. 1; David G. Alexander, Islamic Arms and Armor in the Metropolitan Museum of Art, Metropolitan Museum of Art, New York 2015)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100405143
- NUMERO D'INVENTARIO R 7040-17
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2022
2024
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0