soggetto assente

elmo, ca 1751 - ca 1799

Kolah Khud (casco) di tipo persiano. L'esemplare presenta il puntale al centro della calotta e portapennacchi laterali per le piume di pavone o di airone. Sulla parte frontale è fissato un ponticello nel quale scorre il nasale fermato da un chiavistello. L'elmo è completo di camaglio in maglia di ferro che copre anche una parte del viso. Calotta e paranaso presentavano decorazioni, quasi del tutto illeggibili e scomparse, formate da motivi minuti vegetali e a spirale, che erano realizzate con liste d'argento, parzialmente dorate e non, inserite con la tecnica dell'agemina

  • OGGETTO elmo
  • MATERIA E TECNICA acciaio; incisione
  • AMBITO CULTURALE Ambito Persiano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esemplare si differenzia dalla tipologia turcomanna (lo shiskak) per la forma del suo rialzo, meno cuspidato. Inoltre i maestri persiani non si limitavano a soggetti fitomorfi o moreschi, consentiti dalla tradizione iconoclasta dell'arte islamica, ma si dilettavano anche nella presentazione di scene di corte, di combattimento e talvolta di veri e propri ritratti di personaggi. Spesso la calotta reca iscrizioni in arabo e persiano antico che citano versetti del Corano. L'oggetto faceva parte di una panoplia, collocata lungo la parete del corridoio, composta da 21 oggetti, smontata durante la schedatura (2018) per permettere una migliore conservazione delle opere. La realizzazione della panoplia è attestabile attorno al secondo quarto del secolo XX, nella logica di retorica di Regime che esponeva - anche fisicamente - oggetti "coloniali" o generalmente di civiltà extraeuropee, in parte per spirito di curiosità, in parte per celebrare o esaltare l'arte e l'ingegno della propria cultura. Le armi provenienti dall’Impero Ottomano, conservate presso il Castello di Racconigi, sono parte dei doni inviati dal Sultano Abdul-Hamid II a re Vittorio Emanuele III nell’agosto del 1904. La missione diplomatica consegnò complessivamente ventidue quintali tra fucili, archibusi, artiglierie, spade, asce, lance, revolver, armature, corazze, maglie d’acciaio, elmi in metallo e in stoffa. Esse vennero presentate al sovrano italiano disposte in vetrine foderate in velluto cremisi in una sala attigua a quella del biliardo del Castello di Racconigi. (v. La Missione turca dal Re. I doni del Sultano, Corriere della Sera, 22/08/1904, p. 1; David G. Alexander, Islamic Arms and Armor in the Metropolitan Museum of Art, Metropolitan Museum of Art, New York 2015)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100405101
  • NUMERO D'INVENTARIO R 7037-14
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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