ritratto di Clotilde di Savoia

Busto,

Personaggio femminile ritratto a mezzobusto. Porta i capelli raccolti, alti, che lasciano scoperto il collo, impreziosito da una collana a due giri di perle. Il vestito, da ballo con scollatura a barca, è riccamente elaborato con un ricamo a merletto, portante al centro un medaglione con l'effigie di Vittorio Emanuele II, sotto al quale vi sono tre pendenti a goccia. Completano l'abito due nastri a fiocco pendenti sulle spalle, e un ricco manto che incornicia la figura. il piedistallo del busto, a rocchetto, riporta su un drappo coronato gli stemmi della famiglia Savoia e Bonaparte. L'opera è collocata su di una colonna in marmo portoro con base e capitello in marmo bianco

  • OGGETTO Busto
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Varni Santo (1807/ 1885)
  • LOCALIZZAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Morosini 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il busto raffigura Maria Clotilde di Savoia (1843-1911), figlia primogenita di Vittorio Emanuele II. L'opera, firmata dallo scultore genovese Santo Varni, venne realizzata nel 1859 per sancire l'unione in matrimonio tra la principessa e il principe Girolamo, cugino di Napoleone III. Il busto difatti reca ben evidenti sul piedistallo gli stemmi delle due casate, uniti sotto il medesimo drappo e corona, per quello che passò alla storia come il matrimonio voluto per ragioni di Stato (l'evento faceva parte di una serie di conditio sine qua non per l'accordo tra gli Stati Sardi e l'Impero francese). L'opera presenta una notevole perizia tecnica ed una cura meticolosa per i dettagli che potrebbe derivare dall'interesse collezionistico di Varni per i cammei e l'antiquariato in generale (così come riportato da Federico Alizeri nel suo testo "Notizie dei professori del disegno in Liguria dalle origini al secolo XVI", volume III, p.388), in perfetto equilibrio con la sua indole romantica che permette così la resa di un ritratto somigliante non escludendo del tutto una impostazione classica di tipo idealizzante. Una volta terminato, il busto fu collocato in Palazzo reale di Torino, nella stanza "a colezione" dove era ancora documentato, assieme a quello della sorella Maria Pia, dall'inventario del 1879. A tal fine difatti il busto riporta ancora, sul retro, l'inventario di Sua Maestà scritto a pennello rosso. Del busto, in stretta relazione con l'altro realizzato dallo stesso Varni e raffigurante la principessa Maria Pia (R6106), sempre conservato presso il Castello di Racconigi, esiste una copia in scala ridotta, senza i caratteri ufficiali di questo (sono assenti difatti gli stemmi delle due famiglie), conservata presso il Palazzo provinciale di Genova e proveniente dal Palazzo reale genovese, a testimonianza della consueta abitudine di replicare i ritratti per distribuirli nelle varie residenze. Dello scultore Santo Varni (1807-1885) si conosce la sua formazione presso l'Accademia linguistica di belle arti, nella quale fu poi insegnante e direttore, e a Firenze nel biennio 1835-37 presso lo studio di Luigi Bartolini, di cui gli rimase un'impronta di tipo romantico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100405012
  • NUMERO D'INVENTARIO R 6107
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • ISCRIZIONI retro - SANTO VARNI F. 1859 - a matita - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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