Credenza composta da due corpi. Quelo inferiore, poggiante su un alto zoccolo sporgente, presenta tre ante sulla parte frontale intervallate da quattro lesene scanalate e decorate a intaglio. L'anta di sinistra si apre a destra, le altre due a sinistra. Al di sopra tre cassetti decorati con motivi di sagoma polilobata separati da motivi geometrici a rilievo di forma quadrata; maniglie in metallo decorate con motivi vegetali. Piano con profili intagliati e smussati agli angoli. Alzata con quattro ripiani per l'esposizione del vasellame. Il primo ripiano in basso è affiancato a sinistra e a destra da due cassetti decorati a rilievo e muniti di maniglie, al di sopra dei quali è una antina decorata con un volatile eseguito a rilievo sul legno. La cimasa presenta una cornice dall'andamento movimentato con profilature a rilievo
- OGGETTO credenza
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello di Bruzolo
- INDIRIZZO via Carlo Emanuele I, 47, Bruzolo (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Per la tipologia e il repertorio ornamentale la credenza si inserisce a pieno titolo nella produzione piemontese della prima metà del Settecento, trovando confronto con diversi esemplari in collezione privata sia per l'impiego di motivi decorativi geometrici che per la struttura (in particolare si vedano gli esemplari riprodotti in A. Midana, L’arte del legno in Piemonte nel Sei e nel Settecento. Mobili decorazioni arredi barocchi e rococò, Torino, s.d ma 1925, p. 117, fig. 200 e in A. Pedrini, Il mobilio gli ambienti e le decorazioni nei secoli XVII e XVIII in Piemonte, Torino 1953, pp. 212, 217, 219 e figg. 394, 402, 406). Va tuttavia sottolineato che i due corpi presentano motivi decorativi e maniglie differenti: il mobile potrebbe essere perciò il risultato dell'assemblaggio di parti provenienti da contesti differenti, con possibili completamenti in stile realizzati in epoca più recente, come sembra indicare la qualità dell'intaglio, che nella parte superiore appare piuttosto cruda rispetto al resto. La credenza non era in questo ambiente nella prima metà del Novecento, come prova una foto antecedente al 1965, dove al suo posto compare un tavolo da muro con piano in marmo sormontato da un arazzo [cfr. F. Marconcini, Bruzolo e i suoi trattati, in Segusium, anno II (dicembre 1965), n. 2, p. 118, fig. 55]
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100401599
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0