Ritratto di aristocratico o principe

dipinto, post 1641 - ante 1660

Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, con taglio immediatamente sotto la spalla. Il busto e il viso sono rappresentati di tre quarti. Lo sguardo è rivolto verso l’osservatore. Porta una parrucca con frangia e scriminatura centrale e lunghi boccoli bruni che ricadono sulle spalle. Indossa un colletto piatto in pizzo al di sopra di un petto di corazza, attraversato da una fascia in tessuto profilata da gallone in filo dorato. Sfondo neutro di colore bruno. La tela è posta entro una cornice in legno, intagliato e verniciato, di formato e luce rettangolare. Tipologia a gola. Battuta liscia; fascia modanata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 46.4 cm
    Larghezza: 36.8 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • ALTRE ATTRIBUZIONI ambito fiammingo
    ambito lombardo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera presenta solamente contrassegni inventariali relativi alle campagne di catalogazione dei beni del castello di Racconigi. Si deve presumere, pertanto, che l’oggetto sia qui pervenuto per dono o per acquisto durante i decenni in cui il principe di Piemonte, e poi ultimo re d’Italia, Umberto II raccolse in questa sede le sue collezioni pittoriche, primariamente dedicate all’iconografia e alla storia sabauda. Le ulteriori iscrizioni presenti sul telaio e sulla cornice alludono ai Savoia ma menzionano anche i nomi di Dionigi Ricci e di Giovanni Ricci con grafie sette-ottocentesche. Questi nomi, non necessariamente da riferirsi all’effigiato, potrebbero invece, ricondurre al proprietario della quadreria in cui si trovava l’opera. Il suo inserimento in precedenti serie inventariali è suggerito dalla presenza di numeri e lettere che non sono riconducibili agli inventari sabaudi. I caratteri della moda nell’acconciatura e nell’abbigliamento dell’effigiato riconducono agli anni Quaranta-Sessanta del Seicento, secondo i dettami della moda ‘alla francese’. Il volto non è riconducibile ad alcun personaggio della dinastia sabauda noto vivente in quei decenni, quanto meno della linea principale del casato di Savoia. Manca inoltre qualsiasi contrassegno dinastico. Si tratta senza dubbio di un personaggio che intraprese la carriera militare. Potrebbe dunque trattarsi di un esponente della nobiltà internazionale. La fascia azzurra potrebbe richiamare l’ordine dinastico francese dello Spirito Santo. I tratti del volto richiamano un poco quelli del fratello di Luigi XIIII, Gastone di Francia(1608-1660). Non pare da escludere che i precedenti proprietari pensassero che si trattasse di un esponente di casa Savoia e per questo ne suggerirono l’acquisizione per il castello di Racconigi. I caratteri formali dell’opera, di buona qualità, rimandano, per la ricchezza dei dettagli e la cura degli incarnati, alla cultura fiamminga
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399768
  • NUMERO D'INVENTARIO R 8254
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 8254 (giallo) - corsivo alto-basso - a matita - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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