Madonna della Consolata col Bambino

placca, post 1930 - ante 1940

La Madonna è rappresentata stante e frontale, con lo sguardo rivolto verso il basso, a destra. Sul capo, aureolato con dodici stelle poggia il velo e una corona chiusa. Al collo porta una collana a doppio giro con pendente a forma di croce. Indossa una tunica e al di sopra un mantello panneggiato. Una mano indica la croce, l’altra tiene il Bambino, seduto sul bracci e benedicente. Porta anch’egli sul capo, analogamente aureolato, la corona chiusa. Indossa una tunica fermata in vita da nastro e un mantello panneggiato che lascia scoperti i piedi nudi. Fondo unito dipinto in azzurro. La placchetta è posta entro una cornice in cartoncino rivestito di similpelle impressa in oro con elaborato motivo a girali in prossimità della battuta, di formato e luce rettangolare

  • OGGETTO placca
  • MATERIA E TECNICA metallo/ battitura
    metallo/ fusione
    metallo/ verniciatura
  • MISURE Altezza: 31 cm
    Larghezza: 23 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Settentrionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cornice in cui è contenuta la placchetta presenta solamente contrassegni inventariali relativi alle campagne di catalogazione dei beni del castello di Racconigi. Si deve presumere, pertanto, che l’oggetto sia qui pervenuto per dono o per acquisto durante i decenni in cui il principe di Piemonte, e poi ultimo re d’Italia, Umberto II raccolse in questa sede le sue collezioni pittoriche, primariamente dedicate all’iconografia e alla storia sabauda, anche di ambito sacro, come nel caso in esame. Il rilievo infatti riproduce l’icona mariana, di origine quattrocentesca, ma tradizionalmente ritenuta molto più antica, venerata nel santuario della Madonna della Consolata di Torino, documentato almeno dal XI secolo. A seguito degli eventi che portarono all’assedio di Torino durante la Guerra di Successione Spagnola, venne nominata patrona della città. L’attuale effigie, riprodotta dalla placchetta è un’opera pittorica su tavola, riferita ad Antoniazzo Romano e risalente alla metà del XV secolo, fase in cui il legame tra i duchi e il santuario iniziò a intensificarsi. Si tratta di un oggetto di esecuzione proto industriale e di piccolo formato, probabilmente messo in vendita nelle botteghe presso il santuario, specialmente in occasione della annuale festa del mese di giugno, collocabile cronologicamente tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399742
  • NUMERO D'INVENTARIO R 4692
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, cornice, a sinistra - R 4692 (giallo) - capitale - a impressione - inglese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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