Cristo risorto
Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, con taglio poco al di sotto della spalla. Il volto è dipinto di profilo, il corpo di tre quarti con le spalle rivolte verso l’osservatore. Porta i capelli lunghi che discendo con onde e boccoli sino alla schiena. Il volto, dal mento appuntito, è profilato dalla barba e dai baffi. Lo sguardo è rivolto verso sinistra. Indossa una tunica dalle ampie maniche e su una spalla poggia un mantello riccamente panneggiato. Sfondo sfumato nei toni di verde. La tela è posta entro una cornice in legno, intagliato e dorato, di formato e luce rettangolare. Tipologia a gola. Battuta liscia. Fascia interna decorata in pastiglia con motivo a fogliette. Larga fascia centrale decorata agli angoli con motivo a girali vegetali e fiori, disposti simmetricamente rispetto a un medaglione centrale composto da un elemento ovale, profilato da pelacette e sormontato da trionfo vegetale con cornucopie. In corrispondenza del punto mediano di ciascun lato, motivo con medaglione entro cartella sormontato da motivi vegetali disposti simmetricamente
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 66 cm
Larghezza: 52.5 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
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ALTRE ATTRIBUZIONI
ambito tedesco
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela presenta sul retro solamente indicazioni inventariali relative all’appartenenza alle raccolte del Castello di Racconigi e, presumibilmente, in precedenza, alle raccolte private dei sovrani sabaudi. La tipologia della cornice, di gusto neorocaille, permette di collocarne l’esecuzione nella seconda metà dell’Ottocento. L’opera, raffigurante il Cristo risorto che trionfa dalla morte, in tunica rossa e manto bianco, presenta caratteri formali accademici nella resa della tunica del mantello, oltre che dei capelli di Gesù che inducono a collocarne l’esecuzione entro gli anni Cinquanta del XIX secolo. Una certa durezza nel taglio del volto del Cristo, richiama a modelli nordici, quasi di sapore dureriano. Il formato da stanza dell’opera, induce a pensare che possa trattarsi di un dono o di un saggio di uno dei numerosi artisti inviati a studiare principalmente a Roma sotto il patrocinio di Carlo Alberto di Savoia-Carignano o della sovrana Maria Cristina di Borbone, consorte del re Carlo Felice
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399737
- NUMERO D'INVENTARIO R 3087
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 3087 (giallo) - capitale, numeri arabi - a matita - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0