Ritratto di Caterina de’ Medici
Il personaggio è rappresentato a figura intera, stante, di lieve tre quarti. Lo sguardo è rivolto verso l’osservatore. Porta i capelli raccolti, ornati da corona aperta; orecchini a goccia di perla. Il viso è profilato da una larga gorgiera. La veste, in tessuto operato con motivo a mazze entro le quali sono poste motivi fogliacei, si compone di un corpetto arricchito da una imponente collana a tre giri di perle con monile circolare al centro del petto. Ampie soprammaniche che scendono lungo la gonna, sino a terra, al di sotto delle quali si vedono le maniche diritte, punteggiate da bottoni, che lasciano vedere il pizzo della camicia in corrispondenza dei polsi. Gonna ampia del medesimo tessuto. Una mano è distesa in prossimità della gonna e l’altra, dotata di anelli, poggia sul piano di un tavolo ricoperto da una tovaglia drappeggiata. Sul piano è posta anche una lettera. Dietro la figura, sulla destra, un tendone chiude la scena. La tela è posta entro una cornice di formato e luce rettangolari in legno intagliato, dorato e verniciato. Tipologia a gola. Battuta liscia; fasce modanate
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 204 cm
Larghezza: 117.5 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela è allestita all’interno di una ampia serie iconografica sabauda che include principalmente opere risalenti al XVII secolo, benché esse rappresentino esponenti del casato a partire dall’età medievale. La maggior parte dei dipinti pervennero in questa sede a seguito del dono del castello di Racconigi al principe di Piemonte Umberto di Savoia da parte di suo padre, Vittorio Emanuele III, nel 1929. Il primo volle collocare in questa residenza, analogamente a quanto dispose per i suoi appartamenti in Palazzo Reale a Torino, le sue raccolte di iconografia sabauda e dinastica, con attenzione anche alle famiglie regnanti che, nei secoli, avevano stretto alleanza con Casa Savoia. Queste opere, collezionate a partire almeno dal 1919, pervennero a Racconigi per selezione dall’arredo di altre residenze sabaude dei territori ereditari o acquisite dopo l’unità d’Italia, oppure furono donate o ancora acquistate sul mercato antiquario, o da famiglie dell’aristocrazia piemontese e del territorio nazionale. L’allestimento della Galleria cosiddetta dei ritratti, collocata nel padiglione di levante con prosecuzione nell’attigua galleria dei cardinali, è attestato nell’inventario stilato da Noemi Gabrielli all’inizio del sesto decennio del Novecento. Il dipinto, contrariamente a quanto indicato nell’inventario del 1951, raffigura Caterina de’ Medici (Firenze, 1593-Siena, 1629), figlia del granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici e di Cristina di Lorena. Dopo una serie di trattative matrimoniali con il re Giacomo I Stuart, per farla maritare con il principe di Galles, Enrico Federico Stuart, nel 1617 si sposò con il duca di Mantova Ferdinando Gonzaga. Rimasta precocemente vedova, le fu affidato dal nipote, il granduca Ferdinando II de Medici il governo di Siena. L’opera fa parte di una serie di tele rappresentanti esponenti femminili della dinastia dei Medici che, forse erroneamente, furono acquisite dal principe di Piemonte per incrementare la serie dinastica sabauda destinata ad essere allestita nel castello di Racconigi. L’esemplare in oggetto è una replica, di minore qualità, del ritratto a figura intera dipinto da Justus Sustermans nel 1621 conservato agli Uffizi a Firenze. L’abito indossato è molto simile e identica è la collana a più giri di perle
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399546
- NUMERO D'INVENTARIO R 5545
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 5545 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a matita - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0