Ritratto di Maria de’ Medici

dipinto, post 1610 - ante 1640

Il personaggio è rappresentato a figura intera, stante, di lieve tre quarti. Lo sguardo è rivolto verso l’osservatore. Porta i capelli raccolti, ornati da gioielli. Il viso è profilato da una larga gorgiera. La veste, in tessuto operato con motivo a maglie entro le quali sono poste motivi floreali, si compone di un corpetto arricchito nella parte anteriore da gioielli sul petto. Ampie soprammaniche che scendono lungo la gonna, sino a terra, al di sotto delle quali si vedono le maniche diritte che lasciano vedere il pizzo della camicia in corrispondenza dei polsi. Gonna ampia del medesimo tessuto. Una mano tè distesa in prossimità della gonna e l’altra, dotata di anello, poggia sul piano di un tavolo ricoperto da un drappo. Dietro la figura, sulla destra, un tendone chiude la scena. La tela è posta entro una cornice di formato e luce rettangolari in legno intagliato, dorato e verniciato. Tipologia a gola. Battuta liscia; fasce modanate

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 203 cm
    Larghezza: 117.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela è allestita all’interno di una ampia serie iconografica sabauda che include principalmente opere risalenti al XVII secolo, benché esse rappresentino esponenti del casato a partire dall’età medievale. La maggior parte dei dipinti pervennero in questa sede a seguito del dono del castello di Racconigi al principe di Piemonte Umberto di Savoia da parte di suo padre, Vittorio Emanuele III, nel 1929. Il primo volle collocare in questa residenza, analogamente a quanto dispose per i suoi appartamenti in Palazzo Reale a Torino, le sue raccolte di iconografia sabauda e dinastica, con attenzione anche alle famiglie regnanti che, nei secoli, avevano stretto alleanza con Casa Savoia. Queste opere, collezionate a partire almeno dal 1919, pervennero a Racconigi per selezione dall’arredo di altre residenze sabaude dei territori ereditari o acquisite dopo l’unità d’Italia, oppure furono donate o ancora acquistate sul mercato antiquario, o da famiglie dell’aristocrazia piemontese e del territorio nazionale. L’allestimento della Galleria cosiddetta dei ritratti, collocata nel padiglione di levante con prosecuzione nell’attigua galleria dei cardinali, è attestato nell’inventario stilato da Noemi Gabrielli all’inizio del sesto decennio del Novecento. Contrariamente a quanto indicato nell’inventario redatto da Noemi Gabrielli nel 1951, il dipinto in oggetto, non rappresenta l’infanta di Spagna e poi duchessa di Savoia Caterina Micaela d’Asburgo, le fattezze della principessa effigiata rispondono a quelle di Anna de’ Medici (Firenze, 1569-1584), terza figlia di Francesco I, granduca di Toscana e di Giovanna d’Austria, oppure della sue più giovane, ma decisamente più fortunata sorella Maria (Firenze 1575-Colonia, 1642) futura regina di Francia, nonché madre della duchessa di Savoia Cristina. Si veda, per confronto un ritratto della principessa eseguito alla vigilia del matrimonio con Enrico IV di Borbone, abbigliata in un sontuoso abito simile a quello in oggetto, eseguito dal pittore Santi di Tito e conservato alla Galleria Palatina di Firenze. L’opera potrebbe quindi fare parte di una serie di tele rappresentanti esponenti femminili della dinastia dei Medici che, forse erroneamente, furono acquisite dal principe di Piemonte per incrementare la serie dinastica sabauda destinata ad essere allestita nel castello di Racconigi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399545
  • NUMERO D'INVENTARIO R 5546
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 5546 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a matita - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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