Ritratto di Maria Teresa Asburgo-Toscana

dipinto, post 1826 - ante 1830

Il personaggio è rappresentato seduto, il corpo con taglio di tre quarti e così il viso, con lo sguardo rivolto verso l’osservatore. Porta i capelli raccolti, con scriminatura centrale e file di boccoli sopra le orecchie. Indossa una veste con alto collo, ornato da piccola gorgiera, corpetto plissettato, con taglio poco al di sopra del punto vita, maniche a gigot. Gonna in tessuto unito. Su una spalla poggia un mantello in velluto, foderato di ermellino; un lembo dello stesso è adagiato sul bracciolo della poltrona. In prossimità della manica è fissata con un nastro una medaglia dell’ordine della Croce Stellata. Una mano trattiene l’ermellino e l’altra, con l’indice, tiene il segno di un volume, con legatura nei colori oro e azzurro. Il dorso del volume poggia su un tavolino, ricoperto di panno, dietro al quale è dipinta una corona chiusa. Poltrona dall’alto schienale con andamento curvilineo, imbottita. Dietro di essa un tendone chiude la scena. La tela è posta entro una cornice di formato e luce rettangolare, in legno intagliato e dorato. Tipologia a gola. Fascia interna ornata motivo continuo a fogliette stilizzate; fascia centrale liscia

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 94.5 cm
    Larghezza: 74.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela raffigura Maria Teresa d’Asburgo Toscana (Vienna, 1801-Torino, 1855), dal 1817 consorte di Carlo Alberto di Savoia Carignano. Nel dipinto in oggetto la principessa mostra un volto giovanile, il gesto della mano che stringe l’ermellino e la corona regia, parzialmente nascosta dal volume che Maria Teresa sta leggendo, potrebbero suggerire una datazione per l’esecuzione del dipinto non lontana dalla salita al trono di Sardegna di Carlo Alberto, intorno alla fine degli anni Venti dell’Ottocento, data che ben si adatta anche ai caratteri dell’acconciatura e dell’abbigliamento. Sulla base di tali considerazioni, l’opera dovrebbe essere stata eseguita da uno dei ritrattisti attivi per la corte nei primi decenni dell’Ottocento. Purtroppo, l’assenza di alcuna iscrizione sul frontespizio del libro che Maria Teresa tiene tra le mani, dotati di una elegante legatura con colori dell’araldica sabauda, non permette di approfondire gli interessi culturali della futura regina. L’esibizione della medaglia dell’ordine cavalleresco femminile della Croce Stellata, fondato dall’imperatrice Eleonora Gonzaga nel 1668, ribadiva l’appartenenza della principessa alla casata asburgica. L’arciduchessa era la quinta figlia di Ferdinando III, granduca di Toscana, e di Maria Luisa Amalia di Borbone. Come tutti gli esponenti della casata imperiale, durante il periodo napoleonico, visse a Vienna e nei territori asburgici. Tornò con la famiglia a Firenze nel 1815; due anni più tardi sposò il principe Carlo Alberto, trasferendosi a Torino. Dopo l’implicazione del consorte nei moti del 1821, si trasferirono a Firenze, dove nacque il secondogenito. Rientrarono a Racconigi due anni più tardi. Divenne regina di Sardegna nel 1831. Si dedicò largamente al sostegno e alla beneficenza verso istituti di assistenza e religiosi, mantenendosi estranea alla politica e agli affari di Stato. Dopo l’abdicazione del consorte, e per suo espressa indicazione, rimase a Torino, vivendo per lo più in modo appartato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399491
  • NUMERO D'INVENTARIO R 2944
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 2944 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a matita - non determinabile
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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