Ritratto di Vittorio Amedeo II di Savoia

dipinto, post 1851 - ante 1900

Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, con taglio poco al di sotto della spalla. Il corpo e il visone sono raffigurati di lieve tre quarti, lo sguardo è rivolto verso sinistra. Porta una parrucca che ricade con morbidi boccoli dietro alla schiena. Al collo spicca il largo jabot di pizzo che copre anche parte del manto, finemente ornato a girali e motivi che richiamano il nodo d’amore. Al di sopra, sulle spalle, poggia il collare dell’ordine dinastico della SS.ma Annunziata. Fondo neutro di colore giallo. Il disegno della figura è ottenuto con un lavoro a ricamo in filo di seta policromo che si estende anche allo sfondo del ritratto. Il lavoro è posto entro una cornice in legno intagliato, scolpito e dorato di formato e luce ovale, chiusa anteriormente da tavola lignea. Battuta liscia; tipologia a gola. Fascia interna modanata con quattro settori, in corrispondenza della porzione mediana della fascia, ornate con motivo in pastiglia a girali vegetali. Fascia esterna profilata da perlinatura e con analogo motivo decorativo in pastiglia nella parte centrale complicato dall’aggiunta di uno stilizzato trionfo vegetale centrale

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 62.4 cm
    Larghezza: 47.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera raffigura Vittorio Amedeo (Torino, 1666-Moncalieri, 1732). Unico figlio nato dal matrimonio tra Carlo Emanuele II e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, tra il 1675 e il 1684, fu sottoposto alla reggenza materna. Con l’assunzione del potere, avviò, pur con oscillazioni, l’allontanamento dalle politiche filo-francesi materne, accettando tuttavia il matrimonio con Anna d’Orleans, nipote del Re Sole, e poi combinando le nozze per le due figlie con esponenti della dinastia reale francese: Maria Adelaide con Luigi di Orleans, detto il Gran Delfino, nipote diretto di Luigi XIV, Maria Luisa Gabriella con Filippo d’Angioux, divenuto re di Spagna con il nome di Filippo V. L’ultimo decennio del Seicento e il primo del Settecento videro il duca impegnato in conflitti di portata internazionale, in una fase di rinnovato attivismo del ducato sulla scena europea: la Guerra della Lega di Augusta (1688-1697) e poi la Guerra di Successione Spagnola (1700-1713). La pace di Utrecht gli valse l’acquisizione della Sicilia, permutata nel 1720 con la Sardegna, comportò il titolo regio, obiettivo perseguito da Casa Savoia sin dalla metà del Cinquecento. A ciò si aggiunse l’allargamento del confine orientale dello Stato con l’entrata in possesso del Monferrato già gonzaghesco (Acqui e Casale) e di territori quali l’Alessandrino, la Lomellina e la Val Sesia per secoli appartenenti allo Stato di Milano. Poderoso fu, dalla metà del secondo decennio del Settecento sino al 1730, il programma di riorganizzazione del regno in tutti i campi dell’amministrazione. Il principe è raffigurato con l’abito utilizzato per le cerimonie connesse al conferimento del collare della SS.ma Annunziata, massima onorificenza di casa Savoia, e presenta un volto giovanile. Pertanto, il prototipo pittorico da cui è derivato questo originale lavoro in ricamo si deve collocare nei primi anni di governo di Vittorio Amedeo II, dunque intorno alla seconda metà del nono decennio del Seicento. Tuttavia per caratteri di stile, a prescindere dalla cornice, non sembra plausibile una analoga datazione per l’opera a ricamo. Essa appare da considerare un prodotto di revival storico eseguito nel corso della seconda metà del XIX secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399348
  • NUMERO D'INVENTARIO R 624
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, al centro - R 624 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a pennello - non determinabile
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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