Ritratto equestre di Amedeo VIII di Savoia
l personaggio occupa la parte centrale della tela; è rappresentato a figura intera, benedicente, in sella a un cavallo al passo che volge il muso all’osservatore, analogamente allo sguardo della figura ritratta. Il duca porta i capelli raccolti e sopra il capo il galero cardinalizio. Indossa un camice, finemente plissettato e bordato e sopra la mozzetta rossa, dalla quale pendono una croce pettorale ornata da pietre preziose e il pallio. Le mani sono protette da guanti rossi con croce dorata ricamata sul dorso. Una di esse è intenta a tenere le briglie. Ai piedi calzature a pantofola rosse. Lo stesso colore è utilizzato per la bardatura e la sella del cavallo, completata da un drappo in tessuto, ornate da fiocchi e da galloni in filo dorato. L’animale presenta una folta criniera e coda accuratamente pettinate. Il cavallo poggia su una sorta di basamento o podio di colore marrone, di forma parallelepipedo, dotato, anteriormente in basso, di un cartiglio, di analogo colore, che contiene un’iscrizione in lettere capitali, con parole parzialmente abbreviate, che indicano il nome e le cariche del personaggio effigiato. Sfondo di colore verde-azzurro, sfumato, ad imitazione del cielo, privo di connotazioni. La tela è posta entro una cornice di forma e luce rettangolare, in legno intagl
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 280 cm
Larghezza: 178 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela raffigura il principe Amedeo VIII (Chambery, 1383-Ripaille, 1451) conte e dal 1416 primo duca di Savoia. Dal 1439 al 1449 fu l’ultimo antipapa, con il nome di Felice V, come alluso dal suo abbigliamento e atteggiamento nell’opera in oggetto. Le modalità pittoriche suggeriscono che l’opera, non coeva al personaggio ritratto, sia stata eseguita in una fase successiva, tra XVII e XVIII secolo, all’interno di una più ampia serie genealogica volta a illustrare le coppie di duchi e duchesse di Casa Savoia. Questo genere di soggetti, già presenti nei progetti e, probabilmente, anche nei fatti nella perduta grande galleria di Carlo Emanuele I, allestita nei primi decenni del Seicento, sono successivamente documentati, nella seconda metà del XVIII secolo dalla produzione di pittori come Vittorio Amedeo Grassi e Giovanni Panealbo per la decorazione di alcune sale del castello di Moncalieri, residenza dalla quale sono pervenuti a Racconigi nei primi decenni del Novecento numerosi ritratti dinastici. L’opera è riconoscibile, sebbene manchi il numero di inventario corrispondente tra quelli rilevati sul retro della tela, con un dipinto rappresentante un ritratto equestre del duca collocato nel castello di Moncalieri, in una sala al piano terra, insieme ad altri ritratti di principi sabaudi, nell’inventario del castello di Moncalieri compilato il 25 luglio 1879 (Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Casa di Sua Maestà, Inventari, Moncalieri, 12922, fol. 1: “6 Gran Quadro Amedeo VIII in abito Pontificale a cavallo/ Con cornice gialla. Su tela/ Altez. 2.82/ Larg. 1.80”)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399306
- NUMERO D'INVENTARIO R 1582
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 1582 (giallo) - capitale - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0