Adorazione dei Magi. adorazione dei Re Magi

dipinto ca 1450 - ca 1460

DIPINTO su tavola; farfalle sul retro in corrispondenza della connettitura delle due tavole; Traverse moderne orizzontali. CORNICE, legno dorata e dipinta

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 69 cm
    Larghezza: 64 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Napoletano
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Antonello Da Messina, Seguace
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale, Manica Nuova
  • INDIRIZZO Via XX Settembre, 86, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera faceva parte della collezione di dipinti, sculture, oreficerie, mobili antichi, reperti archeologici e altri manufatti preziosi raccolta dall'industriale e mecenate piemontese Riccardo Gualino (Biella 1879 - Firenze 1964). Nel 1930 Riccardo Gualino - in seguito al successo riscosso dalla esposizione di parte della sua collezione in Galleria Sabauda due anni prima - decideva di donare alla Galleria una cospicua parte di quelle opere, fra cui questo dipinto. Lionello Venturi (1926) osserva che il dipinto riprende quello di analogo soggetto della collezione Liechtenstein di Vienna, una delle prime opere realizzate da Hugo van der Goes, forse prima del 1467. Venturi inoltre riconosce inoltre nel quadro torinese la stessa mano di una 'Pietà' conservata presso la Pinacoteca di Napoli (n. 312). Berenson (1957) ritiene il pittore uno stretto seguace di Antonello da Messina, forse un catalano di cultura fiamminga. Gabrielli (1971) lo assegna genericamente a un pittore napoletano del XV secolo. P. Leone de Castris (1997) nel suo saggio nel catalogo della mostra 'Quattrocento aragonese' (1997) pubblica il quadro della Galleria Sabauda assegnandolo a "Ignoto napoletano 1455-60 ca. (da Jan van Eyck?)" . Inoltre ricorda che Alfonso d'Aragona acquisì dipinti fiamminghi di grande importanza e fece giungere a Napoli opere di Jan Van Eyck, come il perduto "San Giorgio con il drago" (giunto verso il 1444-45), il cosiddetto "Trittico Lomellini" (avuto in dono nel 1444) ed un celebre Mappamondo (1442 ca.). Giunse poi nella collezione di Alfonso "un ennesimo dipinto dello stesso maestro, forse un''Adorazione dei Magi' che il Pontano ricordava a lui carissimo e del quale è forse traccia nella piccola Epifania d'un imitatore napoletano oggi in Galleria Sabauda". Secondo Challéat (2012) il dipinto è "non lontano da quello di un Colantonio intorno agli anni Sessanta, all'epoca dell'ancona di San Vincenzo Ferrer"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100350966
  • NUMERO D'INVENTARIO 975
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Galleria Sabauda
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1450 - ca 1460

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE