Adorazione dei Magi
dipinto
post 1600 - ante 1605
Lomi Aurelio (1556/ 1622)
1556/ 1622
DIPINTO su tela con CORNICE a listello
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 288 cm
Larghezza: 225 cm
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ATTRIBUZIONI
Lomi Aurelio (1556/ 1622): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale, Manica Nuova
- INDIRIZZO Via XX Settembre, 86, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è entrata nelle raccolte della Galleria Sabauda tra il 1855 ed il 1859 (Callery 1859), proveniente dalla chiesa di San Domenico a Biella, che era stata definitivamente soppressa. La pala era posta sull'altare della cappella gentilizia Dal Pozzo (Gabrielli 1971). Infatti le descrizioni sei-settecentesche della chiesa attestano la pertinenza della cappella dell'Epifania alla famiglia nobile Dal Pozzo e la presenza sull'altare della tela con l' 'Adorazione dei Magi' di Aurelio Lomi (Trivero 1909). Il legame tra la famiglia biellese ed il pittore pisano potè forse avvenire attraverso la figura di Carlo Antonio Dal Pozzo, arcivescovo di Pisa dal 1582 morto nel 1607, oppure più probabilmente attraverso Amedeo, nipote del citato vescovo. Questi infatti, secondo alcuni documenti biellesi studiati da Patrizia Pivotto, aveva fatto demolire l'altare antico di San Domenico e lo aveva fatto ricostruire, fornendolo di una ancona "nuova" pagata 1.300 scudi (Pivotto 1991). Dopo la soppressione degli ordini conventuali avvenuta sotto il governo francese nel 1802-1803, e diverse alienazioni, la chiesa fu sconsacrata e acquistata da Giovanni Poma, che la adibì a lanificio. L''Adorazione dei Magi' della Sabauda è databile nei primi del Seicento per i riferimenti e i dettagli comuni a alcuni dipinti compiuti dall'artista in tali anni. In particolare l'opera è accostabile all' 'Adorazione dei Magi' della chiesa barnabita di San Frediano di Pisa (datata 1604), all' 'Adorazione dei pastori' di San Martino a Vignale (Lucca, 1601), la 'Visitazione' nella chiesa della Santissima Annunziata di Portoria (più conosciuta come chiesa di Santa Caterina) a Genova (P. Carofano, in Ciardi, Galassi, Carofano 1989). Proprio il rapporto con tale opera e gli influssi genovesi nel dipinto, in particolare desunti da Luca Cambiaso, spingono a datare l'opera in rpossimità del soggiorno del pittore nella città ligure (1597-1605 circa), dove potrebbe essere avvenuto il contatto con i Dal Pozzo per la commissione dell'opera
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100350943
- NUMERO D'INVENTARIO 376
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Galleria Sabauda
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- ISCRIZIONI in basso a sinistra, sullo scalino - AURELIUS LOMIUS DIVINA BENIGNITATE SUFFULTUS - lettere capitali - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0