La cacciata dei mercanti dal tempio
dipinto,
Vassallo Antonio Maria (attribuito)
1615 ca./ 1657 ca
La scena è dominata dalla figura di Cristo vestito di tunica e mantello che allontana i mercanti ed i venditori dal tempio. Dietro di lui si riconoscono due colonne decorate con foglie di vite. Sulla destra una donna avanza, portando un desco ed un tappeto riavvolto in gran fretta, mentre a sinistra animali e mercanti creano rande scompiglio
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Vassallo Antonio Maria (attribuito): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale, Manica Nuova
- INDIRIZZO via XX Settembre, 8, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera proviene da San Sebastiano Curone, in provincia di Alessandria, ed è giunta in Galleria Sabauda nel 1939 per successione testamentaria del signor Carlo Massa Galanti. Il tradizionale riferimento al Bassano è stato smentito da Noemi Gabrielli la quale considera il dipinto un'opera tipica del genovese Anton Maria Vassallo (Gabrielli 1971). L'attribuzione ha trovato conferma nella monografia di Anna Orlando (Orlando 1999; Id. 2004) la quale riconosce nella composizione la 'summa' dei numerosi generi della pittura che il Vassallo, definito dal Soprani "pittore universale", era solito trattare, e qui presentati in modo vario ed originale (Orlando 1999). Oltre a confermare l'eclettismo del Vassalo, di cui la Orlando nel 2004 ha circoscritto ad annum gli estremi biografici (Orlando 2004), l'opera attesta peraltro l'influsso della pittura fiamminga assorbito dal genovese già negli anni della formazione alla bottega di Vincenzo Malò , delle opere di Sinibaldo Scorza e del Castiglione. Ispirata dal brano del vangelo giovanneo (2, 14-17) in cui si narra la cacciata dei mercanti dal Tempio, l'articolata scena è dominata cromaticamente dal rosso della tunica di Cristo sul quale si poggia un mantello blu intenso, che riecheggia in rimandi ed assonanze tonali del rosso e giallo, azzurro, ocra e bianco, scelte cromatiche preziose rese pienamente apprezzabili dal restauro del 2004 eseguito dal Laboratorio Nicola di Aramengo. Tale varietà cromatica rende ancora più efficace la percezione del movimento che si irradia dal gesto di Cristo, e a cui le colonne decorate con foglie di vite -elemento di significato cristologico- sullo sfondo fanno da solido contraltare. Allo scomposto spostamento centrifugo dei mercanti si accompagna quello degli animali, presenti in gran numero nella composizione e che sembrano infondere l'elemento sonoro alla composizione (Vitiello 2004). La varietà con la quale essi sono presentati deriva da opere precedenti del maestro da cui sembra essere statoprelevato un repertorio di immagini, qui accostate dal maestro con la maestria maturata nella lunga frequentazione della pittura di genere (Vitiello 2009). Il dipinto è stato esposto alla mostra sui maestri genovesi in Piemonte del 2004 ed alla mostra sui capolavori della corte dei Savoia tenuta a Bruxelles nel 2009
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100350886
- NUMERO D'INVENTARIO 826
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0