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bandiera, 1859 - 1859

Drappo tricolore in palo di forma pressoché quadrata. I campi sono realizzati in taffetas verde, bianco e rosso cuciti far loro. Il telo bianco è ornato in pieno da uno scudo sannitico che non raggiunge i due teli di altro colore, con l'arme di Savoia moderna bordato d'azzurro e sormontato dalla corona reale non foderata. Lo scudo è realizzato con la tecnica del ricamo ad intarsio, mentre la corona a ricamo, con seta gialla, écru, verde, blu e rossa. La cravatta è a foggia rettangolare, con due pendenbti, in taffetas blu, con il nome del reggimento ricamato in seta gialla. Coppia di fiocchi con briglie in oro filato e seta blu, sostenuti da cordoni contraddistinti dagli stessi materiali

  • OGGETTO bandiera
  • MATERIA E TECNICA seta/ taffetas
    seta/ ricamo
    seta/ ricamo in seta
  • ATTRIBUZIONI Cerutti Pietro (attivo A Torino 1859)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Armeria Reale
  • LOCALIZZAZIONE Armeria Reale
  • INDIRIZZO p.zza Castello, 191, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il 1° reggimento Cacciatori delle Alpi iniziò a sostituirsi nell'aprile del 1859 in Cuneo per opera e decisione di Cavour, che aveva predisposto la concentrazione a quello scopo dei numerosi volontari provenienti dalle altre regioni d'Italia che eccedevano le necessità organiche dell'esercito sardo in via di mobilitazione. Il reggimento divenne Corpo dei Cacciatori delle Alpi e il suo reclutamento, una volta che ne fu affidato il comando a Giuseppe Garibaldi (nominato allo scopo maggior generale dell'esercito piemontese) incrementò al punto che furono costituiti ben tre reggimenti, il terzo dei quali denominato "Cacciatori degli Appennini". Nel mese di giugno del 1859 si iniziarono a prendere decisioni sulla dotazione ai quattro reggimenti di bandiera tricolore sabauda, ma l'iter burocratico non consentì di raggiungere in tempo lo scopo prima del termine della guerra avvenuto a seguito delle vittoriose battaglie di Solferino e San Martino (24 giugno 1859). I Cacciatori delle Alpi iniziarono a chiedere il proprio congedo e, in attesa degli eventi la bandiera per il 1° reggimento rimase nel Regio Magazzino delle Merci di Torino, da dove fu depositata nell'Armeria Reale nel 1866. Il modello doveva essere alto 127 cm e largo 129 e ciascuno dei tre campi, verde, bianco e rosso misurava 43 cm di larghezza. Attualmente mostra il lato inferiore dello scudo diritto, cioè non appuntato al centro verso l'esterno, la qual cosa è errata. Bibliografia: A. Angelucci, Catalogo della Armeria Reale illustrato con incisioni compilato dal maggiore Angelo Angelucci per carica del Ministero della Casa Reale, Torino 1890, p. 506; L. Rangoni Machiavelli, Il Tricolore negli stati italiani dal 1859 al 1861. Risorgimento, Città di Castello: 1915; E. Ghisi, Il Tricolore Italiano 1796 - 1870. Rizzoli & C. Milano 1931; R. Cosentino (a cura di), L'archivio storico dell'Armeria Reale di Torino. Umberto Allemandi & C. Torino: 2005; E. Ricchiardi, Bandiere e stendardi dell'Esercito Sardo (1806 - 1866). In prep. In collaborazione con la Regione Piemonte.Centro Studi Piemontesi, Torino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216786
  • NUMERO D'INVENTARIO O.176
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Armeria Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • ISCRIZIONI sulla cravatta, sui due pendenti - CACCIATORI DELLE ALPI/ (1°) REGGIMENTO - lettere capitali -
  • STEMMI drappo, recto - familiare (?) - Stemma - Savoia - 2 - di rosso alla croce di bianco
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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