soggetto assente
Si è conservato il solo verso , in damasco rosso, decorato da un sinuoso tralcio fiorito che si staglia sullo sfondo campito con un motivo a losanghe. Presenta due punte arrotondate al battente, forma di stendardo caratteristica dei reggimenti dragoni dell'Esercito Sardo. Il telo è ricamato con filo oro, argento e di vari colori. Al centro è posta l'arme di Savoia moderna, inserita in uno scudo di forma quadrifogliata. Lo scudo è sormontato dalla corona reale ricamata in oro e non foderata, tenuto da un leone per parte con la testa rivolta e contornato da uno stendardo e due bandiere per parte e dal Collare della SS. Annunziata. I due leoni tenenti sono appoggiati su un ricamo a motivi vegetali. Al centro di ciascuna delle due punte è ricamata l'impresa propria del reggimento, costituita da due timballi sormontati da elmo e parte superiore di una corazza e con una cornetta per parte. Tutto il telo è bordato da serti ricamati in oro
- OGGETTO bandiera
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ATTRIBUZIONI
Sinsan Anna Maria (arriva A Torino 1765): ricamatore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Armeria Reale
- LOCALIZZAZIONE Armeria Reale
- INDIRIZZO p.zza Castello, 191, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La cornetta dei Dragoni di S.M., che in origine, come gli stendardi, cornette e fiamme della cavalleria sabauda settecentesca, era confezionata con due teli cuciti tra loro e ricamati in modo diverso a formare un recto e un verso, tradizionalmente nota come "Cornetta dei Dragoni Rossi" è probabilmente una delle quattro cornette d'ordinanza confezionate e ricamate per il reggimento dalla ricamatrice Sinsan nel 1765. La cornetta, assieme alle altre, fu sostituita nel 1782 da cornette del nuovo modello adottato da Vittorio Amedeo III (1772 - 1796). Le vecchie cornette, tra le quali la O.139, rimasero probabilmente appannaggio, come usava all'epoca, del colonnello comandante. Non si sono reperire finora informazioni che permettano di stabilire quando e come la O,139 sia giunta in Armeria Reale.||Bibliografia: A. Angelucci, Catalogo della Armeria Reale illustrato con incisioni compilato dal maggiore Angelo Angelucci per carica del Ministero della Casa Reale, Torino 1890, p. 503; Brancaccio Nicola, L'Esercito del vecchio Piemonte dal 1540 al 1861- Gli Ordinamenti. Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito, Roma, 1923; Cosentino Rosanna (a cura di), L'archivio storico dell'Armeria Reale di Torino.Umberto Allemandi & C. Torino: 2005; Fiora Paolo Edoardo, Bandiere in Piemonte, documentazione storica. Monografia del Centro Studi dell'Accademia di San Marciano, Torino 1971; Fiora Paolo Edoardo, Due stendardi. Una metodologia, un restauro. Recueil di IV Congres International de Vexillologie. Torino: 1971; Gerbaix de Sonnaz Carlo Alberto, Bandiere, stendardi e vessilli di Casa Savoia dai Conti di Moriana ai Re d'Italia (1200 - 1861). Tipografia degli Artigianelli, Torino 1911; Ricchiardi Enrico. Il costume militare Sabaudo. Volume I°. CarloEmanuele III (1730 - 1773). Lucchetti Editore. Bergamo 1989; Ricchiardi Enrico, Bandiere e stendardi dell'Esercito Sardo (1713 - 1802). Regione Piemonte e Centro Studi Piemontesi, Torino: 2006; Ziggioto Aldo. Gli antichi libri di bandiere della Biblioteca Reale e dell'Archivio di Stato di Torino. Recueil di IV Congres International de Vexillologie. Torino: 1971.||||||||||Il drappo della Bandiera di battaglione modello 1814 del reggimento di fanteria d'ordinanza nazionale Monferrato doveva così apparire: Drappo rosso, di circa 133 cm di lato , ornato in pieno dalla croce di Savoia bianca con i bracci scorciati che non raggiungono gli orli. Ai quattro angoli esterni sono poste cinque fiamme ondeggianti ciascuna di colore blu. Sovrapposti alle fiamme sono posti: al 1° all'asta, entro uno scudetto, uno scudetto più in piccolo ornato in pieno con l'arme del Monferrato; al 2° al battente, un analogo scudetto con ricamato in maiuscoletto il nome del reggimento; al 3° all'asta e al 4° al battente una stella di colore bianco. Fiamme, stelle e bordo sono orlati con ricamo color oro. Il drappo è bordato da tessuto di colore bianco, ornato in pieno con un nastro azzurro ondeggiante alla sarda, appuntato ai quattro angoli verso l'esterno e al centro dei quattro lati verso l'interno.||La bandiera di battaglione del reggimento di fanteria d'ordinanza nazionale Monferrato fu confezionata dal tappezziere Giovanni Pellengo consegnata al reparto nel 1814. Fu assegnata a uno dei due battaglioni del reparto. Sciolto il reggimento a seguito della sua partecipazione ai Moti costituzionali del 1821, questa bandiera, assieme alle altre due del reparto fu depositata nel Regio Magazzino delle Merci di Torino (poi Magazzino Militare Principale) dal quale fu successivamente consegnata all'Armeria Reale.||Bibliografia: Gerbaix de Sonnaz Carlo Alberto, Bandiere, stendardi e vessilli di Casa Savoia dai Conti di Moriana ai Re d'Italia (1200 - 1861). Tipografia degli Artigianelli, Torino 1911; Fiora Paolo Edoardo, Bandiere in Piemonte, documentazione storica. Monografia del Centro Studi dell'Accademia di San Marciano, Torino 1971 (fig. 43)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216762
- NUMERO D'INVENTARIO O.139
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Armeria Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
- STEMMI sul drappo - familiare - Stemma - Savoia - 2 - di rosso alla croce di bianco
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0