soggetto assente

asta di bandiera, 1848 - 1848

Asta modellata a foggia di lancia da torneo, in legno verniciato di azzurro, a sezione ottagonale, salvo una parte prossima al calciolo costituita da cinque sfere. Al di sopra di quest'ultima parte è infisso un cursole di ferro lungo 44 cm nel quale scorre l'anello, pure in ferro, atto ad assicurare l'asta con il moschettone della tracolla dell'alfiere. Freccia fusa in ottone, traforata a formare l'arme di Savoia moderna sormontata dalla corona reale. Calciolo conico, di ferro

  • OGGETTO asta di bandiera
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ cesellatura
    bronzo/ doratura
    bronzo/ fusione
    legno/ pittura
    legno/ sagomatura
    legno/ scultura
  • MISURE Altezza: 209 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Armeria Reale
  • LOCALIZZAZIONE Armeria Reale
  • INDIRIZZO p.zza Castello, 191, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'asta è stata aggiunta successivamente alla cornetta dei Dragoni di S.M., che in origine, come gli stendardi, cornette e fiamme della cavalleria sabauda settecentesca, era confezionata con due teli cuciti tra loro e ricamati in modo diverso a formare un recto e un verso, tradizionalmente nota come "Cornetta dei Dragoni Rossi" è probabilmente una delle quattro cornette d'ordinanza confezionate e ricamate per il reggimento dalla ricamatrice Sinsan nel 1765. La cornetta, assieme alle altre, fu sostituita nel 1782 da cornette del nuovo modello adottato da Vittorio Amedeo III (cfr. A. Angelucci, Catalogo della Armeria Reale illustrato con incisioni compilato dal maggiore Angelo Angelucci per carica del Ministero della Casa Reale, Torino 1890, p. 503; C. A. Gerbaix de Sonnaz, Bandiere, stendardi e vessilli di Casa Savoia dai Conti di Moriana ai Re d'Italia (1200 - 1861). Tipografia degli Artigianelli, Torino 1911; N. Brancaccio, L'Esercito del vecchio Piemonte dal 1540 al 1861- Gli Ordinamenti. Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito, Roma, 1923; P. E. Fiora, Bandiere in Piemonte, documentazione storica. Monografia del Centro Studi dell'Accademia di San Marciano, Torino 1971; P. E. Fiora, Due stendardi. Una metodologia, un restauro. Recueil di IV Congres International de Vexillologie. Torino: 1971; A. Ziggioto. Gli antichi libri di bandiere della Biblioteca Reale e dell'Archivio di Stato di Torino. Recueil di IV Congres International de Vexillologie. Torino: 1971; E. Ricchiardi. Il costume militare Sabaudo. Volume I°. CarloEmanuele III (1730 - 1773). Lucchetti Editore. Bergamo 1989; R. Cosentino (a cura di), L'archivio storico dell'Armeria Reale di Torino.Umberto Allemandi & C. Torino: 2005; E. Ricchiardi, Bandiere e stendardi dell'Esercito Sardo (1713 - 1802). Regione Piemonte e Centro Studi Piemontesi, Torino: 2006). E' del modello foggiato a forma di lancia da torneo in uso da parte della cavalleria sabauda dalla Restaurazione all'adozione del tricolore (marzo 1848). La freccia da cavalleria e del modello 1848
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216761
  • NUMERO D'INVENTARIO O.139
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Armeria Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • STEMMI sulla freccia, al centro - familiare - Stemma - Savoia - 2 - di rosso alla croce di bianco
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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