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bandiera, 1859 - 1859

Bandiera tricolore in palo di forma rettangolare, realizzata con tre teli di taffetas verde, bianco e rosso. Cravatta definita da tre pendenti, rispettivamente in taffetas verde, écru e bioanco, uniti superiormente da una fettuccia in taffetas verde e rifiniti, interiormente, da una frangia in oro filato

  • OGGETTO bandiera
  • MATERIA E TECNICA filo dorato/ lavorazione a telaio
    seta/ taffetas
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Parmense
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Armeria Reale
  • LOCALIZZAZIONE Armeria Reale
  • INDIRIZZO p.zza Castello, 191, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In occasione di questa schedatura, non è stato possibile, per il pessimo stato di conservazione del manufatto, aprire la bandiera. Così dovrebbe essere l'opera: bandiera tricolore in palo di forma rettangolare. I tre teli, verde, bianco e rosso sono larghi ciascuno 1/3 della larghezza totale del drappo e sono costituiti da pannelli in taffetas cuciti verticalmente. Al recto il telo bianco è ornato in pieno da uno scudo sannitico non bordato d'azzurro che non tocca i due campi verde e rosso, ma che è centralmente appuntato al lato superiore verso l'alto, con l'arme di Savoia moderna. L'attribuzione di Angelucci (1890) al 42° reggimento di fanteria di linea della Brigata Modena è attendibile. Il reparto, quando giunse (16 giugno 1859) a Parma proveniente dalla Garfagnana per concorrere alla sua difesa, era ancora denominato "Cacciatori della Magra" e formalmente sotto il comando piemontese. Gli eventi politici fecero però si che il reparto passasse al servizio del Governo Provvisorio Modenese e costituisse la base sulla quale si formò il piccolo esercito di quello stato. Giunti a Parma, i Cacciatori della Magra, che ormai grazie al successo del reclutamento si stavano strutturando in una Brigata di due reggimenti, erano sprovvisti di bandiere tricolori. In un periodo imprecisato tra la metà di giugno e i primi di luglio del 1859 le donne parmensi donarono al reparto due identiche bandiere (O.64 e O.65) che verso la fine d'agosto furono inviate a Torino e da dove forse non furono mai restituite al reparto, ormai denominato 2° reggimento Brigata Modena. La brigata ricevette nel successivo novembre, dopo essere stata trasferita a Modena, due bandiere tricolori di diverso modello. Successivamente, in previsione del passaggio del reggimento nell'Armata Sarda (avvenuta nel marzo 1860) il 2° Modena assunse la diversa numerazione di 42° reggimento di fanteria di linea Brigata Modena. La bandiera O.65, assieme alla gemella O.64 giunse in Armeria in data imprecisata, ma probabilmente le due insegne facevano parte delle 105 bandiere tricolori versate nel Museo nel 1866, provenendo dal Magazzino Militare Centrale di Torino. Bibliografia: A. Angelucci, Catalogo della Armeria Reale illustrato con incisioni compilato dal maggiore Angelo Angelucci per carica del Ministero della Casa Reale, Torino 1890, p. 493; E. Ghisi, Il Tricolore Italiano 1796 - 1870. Rizzoli & C. Milano 1931; Rangoni Machiavelli Luigi, Il Tricolore negli stati italiani dal 1859 al 1861. Risorgimento, Città di Castello: 1915; P. E. Fiora, Bandiere in Piemonte, documentazione storica. Monografia del Centro Studi dell'Accademia di San Marciano, Torino 1971; R. Cosentino (a cura di), L'archivio storico dell'Armeria Reale di Torino. Umberto Allemandi & C. Torino: 2005. Riferimenti Archivio Storico dell'Armeria Reale: Strumenti 29
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216724
  • NUMERO D'INVENTARIO O.065
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Armeria Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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