globo terrestre

orologio da tavolo,
Fumey (notizie Xviii Sec. Xix Sec)
notizie XVIII sec. XIX sec

Globo rotante orizzontalmente all'interno di un piano circolare fisso poggiante tramite due bracci arcuati su un sostegno a forma di colonna con plinto. Tale sostegno posa al centro di un ampio basamento circolare sostenuto da tre piedi a sfera. Asta indicante il meridiano, fissata sul piano circondante il globo. Dal perno di rotazione si dipartono tre lancette (indicanti l'ora, il giorno del mese ed il giorno della settimana ?). Nomi di città di tutto il mondo nell'emisfero superiore del globo. Il piano della base è solcato da sei linee concentriche, ognuna con il simbolo del pianeta. Filettature metalliche ad intarsio sul bordo della base e sui tre sostegni.Montaggio: il globo è avvitato sul sostegno a colonna. Sotto il globo una rotella per bloccarne la rotazione

  • OGGETTO orologio da tavolo
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ pittura
    ottone/ argentatura
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • ATTRIBUZIONI Fumey (notizie Xviii Sec. Xix Sec): cassaio
  • LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
  • INDIRIZZO via Principe Tommaso, 22, Agliè (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'orologio è individuabile nella pendola "col Mappa mondo su zoccolo e campana in vetro" registrato negli anni 1843-1845 tra gli oggetti della Regina Maria Cristina; Dallo stesso inventario si desume che l'esemplare era appena giunto in castello, visto che è menzionato in una lista di oggetti d'arredo provvisti e sistemati nel 1844 (cfr. inventario 1843-1845, p. 118).La collocazione, dapprima nella camera d'udienza della regina e successivamente su un alto tripode in mogano nella "camera detta della principessa Vittoria" (1855) e quindi nella galleria d'Arte (1876), testimonia l'alta considerazione in cui era tenuto l'oggetto (cfr. A. Paolino, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda n. 54, p. 201).L'ideatore della complessa meccanica, accuratamente descritta da Giuseppe Brusa, potrebbe essere piemontese, visto l'uso della lingua italiana; il movimento è stato quasi certamente fabbricato a Foncine nella Franca Contea da un membro della famiglia Fumey specializzato in scappamenti (cfr. G. Brusa, in Ibid., pp. 201.202)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216141
  • NUMERO D'INVENTARIO 238
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI 238 [su etichetta adesiva rettangolare in plastica rossa] - numeri arabi - a impressione/ blu -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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