Tersicore
Basamento rivestito di marmo rosso sul quale è applicato il piedistallo di sostegno alla lira-orologio, posta sopra il panneggio della musa (a destra del meccanismo). Piedini a parallelepipedo cavi in bronzo dorato. Davanti alla base testa avvolta da festone tra tromba con festone e fiaccola, in bronzo dorato. Sotto modanatura a fogliame in bronzo dorato. Sul piedistallo dell'orologio testa virile laureata in un clipeo con doppia coppia di palmette in alto e in basso, in bronzo dorato. Sul fianco destro della lira stesso motivo ma con al centro una tabella con freccia, luna e stella.Montaggio: figura e piedistallo fissati alla base per mezzo di viti e bulloni; lira fissata al piedistallo mediante vite.Quadrante in smalto bianco su metallo con ore in numeri romani in nero e schema circolare per i minuti indicati in cifre arabe dorate solo ai quarti. Lancette dorate, a cuspide di freccia traforata. Lunetta semplice con sottostante cornice a decorazione geometrica.Movimento tipo Parigi, diametro 82 mm. Scappamento ad ancora media con grande ruota a denti di sega. Manca il pendolo. Sospensione a filo regolabile attraverso il quadrante. Forchetta chiusa. Bariletti dentati. Partitora
- OGGETTO orologio da mensola
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ doratura/ patinatura
METALLO
PORFIDO
SMALTO
- AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
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ATTRIBUZIONI
Manière Charles-guillaume (notizie 1778-1812): orologiaio
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'orologio nel 1805 si trovava a Stupinigi nel pregadio dell'appartamento imperiale (n. 376: "Pendule en bronzé doré avec un figure en noir") e rientra senza dubbio, assieme alla pendola con Zefiro e Flora e a quella con Ebe, nelle ordinanzioni imperiali effettuate nel 1704 circa (cfr. liste del 22 e 24 gennaio 1805, pubblicate in D. Ledoux-Lebard, in H. Ottomeyer, J.-D. Augarde e P. Proschel, Vergoldete Bronzen: Die Bronzearbeiten Des Spatbarock Und Klassizismus, Monaco 1986, vol. II, pp. 667-726), motivate soprattutto dall'imminente arrivo di Napoleone per ricevere la corona italica (26 maggio 1805). Nel 1807 risulta trasferito a Palazzo Reale.La pendola con Tersicore di Thomire, modello per l'esemplare qui esaminato, fu una delle più famose del periodo imperiale, come testimonia il gran numero di repliche conosciute, eseguite sia dall'autore del modello sia da continuatori di grido come Antoine André Ravrio (cfr. J. Niclausse, Antoini-André Ravrio (1759-1814), in "Gazette de Beaux-Arts", gennaio, 1966, p. 33).La preferenza dell'imperatore per le casse eseguite su modelli di Thomire e in particolare per quelle di questo tipo è ben nota: esemplari simili, citati da Paolo San Martino, si ritrovano al Château de Malmaison (cfr. L. Chadenet, Les Stiles Empire et Restauration, Parigi s.d., p. 202) e in altre residenze europee come lo Schlösserverwaltung di Monaco (H. Ottomeyer, J.-D. Augarde e P. Proschel, Vergoldete Bronzen: Die Bronzearbeiten Des Spatbarock Und Klassizismus, Monaco 1986, p. 343, n. 5.5.5) e Palazzo Pitti durante la fase imperiale (cfr. D. Worsdale, French clocks at Palazzo Pitti, in "The connoisseur", n. 197, 1978, p. 40). (cfr. P. San Martino, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 29, p. 157). Il movimento, costruito da Charles-Guillaume Manière e databile al 1805 circa, costituisce un precoce esempio del tipo Parigi; dal momento che il Manière era anche bronzista, è probabile che sia autore anche della cassa (cfr. G. Brusa, in Ibid.)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216082
- NUMERO D'INVENTARIO 6818
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- ISCRIZIONI sul quadrante - Maniere A Paris - corsivo - a impressione/ rosso -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
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