cane

orologio da mensola, ca 1820 - ca 1820

Un cane in ferma con sotto la zampa un'anatra e delle foglie. Intorno al quadrante emblemi di caccia e teste di cervo e camoscio che terminano con volute che sorregono l'orologio.Sotto il quadrante decorazione con quattro fucili incrociati, ai lati un cervo e un camoscio, sulla fiancata destra una bisaccia mentre su quella sinistra un corno da caccia, una borraccia e un corno per la polvere da sparo.Quadrante in smalto bianco su metallo con ore in numeri romani in nero e schema circolare per i minuti. Lancette dorate? sottilmente traforate a occhio. Lunetta? Con cornice lignea perlinata?Movimento: tipo Parigi, diametro 68 mm. Scappamento ad ancora piccola. Manca il pendolo. Sospensione a filo con regolazione da tergo. Forchetta chiusa. Bariletti dentati. Partitora

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ intaglio
    METALLO
    SMALTO
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Piemontese Manifattura Francese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'orologio fu sicuramente eseguito per Vittorio Emanuele II, come testimoniano gli emblemi della caccia che lo decorano e il cane in ferma alla sommità della cassa, i cui tratti fortemente caratterizzati inducono Enrico Colle a pensare che esso rappresenti un cane realmente appartenuto al re (cfr. E. Colle, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 114, p. 290). Nella scheda di catalogo, lo studioso riferisce che nel 1880 l'orologio si trovava nel "Gabinetto di S. Maestà prospiciente il R. Maneggio" alle "Scuderie Reali in via della Zecca" anche se, nel materiale d'archivio frutto della ricognizione effettuata in occasione della mostra dallo stesso Colle, l'unica voce di inventario trascritta è quella del 1966, in cui si riporta come luogo di conservazione "Mensa Funzionari" (cfr. SBAS, prescheda 34720).Il movimento è decisamente anteriore alla cassa che gli è stata poi adattata; Giuseppe Brusa propone una datazione al 1820 circa e comunque, vista l'assenza di punzoni e la forchetta chiusa, non oltre il 1830 (cfr. G. Brusa, in Ibid.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216043
  • NUMERO D'INVENTARIO D.C. 1662
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sul retro - PALAZZO REALE-TORINO N° 01273 [su cartellino incollato] - numeri arabi - a pennello nero -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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