soggetto assente
bandiera
1760 - 1762
Bandiera costituita da recto e verso. Il manufatto è realizzato con la tecnica del ricamo ad intarsio: il fondo è in taffetas rosso, mentre lo stemma che campeggia su un lato è in taffetas écru dipinto in azzurro. Sullo scudo campeggia la croce in taffetas dipinta in marrone. La cornice, definita da foglie arricciate che si originano da un moitivo a palmetta, è parimenti applicata e su di essa è stata posta una seconda incorniciatura con andamento ad U rovescita, fermata a punto catenella, su cui è stata ricamata in seta nera la scritta. Sul drappo doveva campeggiare una croce bianca All'incrocio dei due bracci della croce bianca del drappo è ricamata la corona reale pure dorata
- OGGETTO bandiera
-
MATERIA E TECNICA
seta/ pittura
seta/ ricamo in seta
seta/ taffetas
- AMBITO CULTURALE Manifattura Tedesca
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Armeria Reale
- LOCALIZZAZIONE Armeria Reale
- INDIRIZZO p.zza Castello, 191, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Bandiera d'ordinanza del reggimento di fanteria alemanna (tedesca) Brempt al servizio del re di Sardegna. Il drappo, in origine quadrato di 236 cm di lato, era completamente rosso, attraversato dalla grande croce bianca che i cui bracci raggiungevano i bordi. Il 1° all'asta è ornato da uno scudo barocco inclinato di 45° all'interno del quale è posta una croce rossa, poggiata sul terreno, superiormente contornata da un nastro arcuato bianco nel quale è dipinta in lettere maiuscole l'impresa del reparto: "IN-HOC-SIGNO-VINCES". All'incrocio dei due bracci della croce bianca del drappo era dipinto, in oro, il monogramma reale di Carlo Emanuele III (1730 - 1772), regnante al momento della confezione delle bandiere (presumibilmente attorno al 1760-62), sovrastato dalla corona reale pure dorata. La bandiera O.11b fa farte del nucleo originale di bandiere presenti sin dalla fondazione dell'Armeria Reale. Risulta (Corrispondenza, fascicolo 29) donato all'Armeria stessa nel 1834 dagli eredi del conte Carlo della Rocca. Il conte, nel dicembre del 1798, quando le truppe rivoluzionarie francesi presero possesso di Torino, le salvò da sicura distruzione. Si trovavano, assieme a molte altre (gran parte delle quali ora sono in Armeria), appese alle colonne della chiesa Metropolitana di San Giovanni in Torino. Furono da ritirate da un rigattiere che le vendette al conte, il quale le conservò gelosamente nella propria dimora. ||Nell'elenco redatto nel 1834 all'atto della consegna all'Armeria (impreciso e talvolta di difficile interpretazione) furono citate due bandiere nel seguente modo: "In hoc signum v. Rehbinder Royal Allemand nazionale" e "idem verde (?) con Croce Piemontese". Angelucci (1890) nel proprio catalogo, sub O.11, indicò una sola bandiera come "Bandiera del reggimento Rekbinder (sic) Royal Allemand, al servizio del Re di Sardegna nella prima metà del secolo XVIII. Questo reggimento, per convenzione tra il Duca di Savoia e quello di Wurtenberg, fu levato colà il 25 marzo 1711". Effettivamente un reggimento di quel nome, che prese la propria denominazione dal suo primo colonnello Barone di Rehbinder, entrò al servizio dei Savoia nel 1711 e, alla morte del primo comandante, proseguì il proprio servizio prendendo via via il nome del nuovo colonnello. Nel 1774 Vittorio Amedeo III (1772 - 1796) riformò il reparto denominandolo "Royal Allemand". Nel 1772 il reggimento era comandato dal colonnello Brempt, il quale, evidentemente, depositò o fece depositare le vecchie bandiere in San Giovanni. In occasione della presente schedatura, sono state reperite due bandiere invece che una, che corrispondono a quanto segnalato nella lista originale del 1834 e indicate ora come O.11 a e O.11b.||Bibliografia: A. Angelucci, Catalogo della Armeria Reale illustrato con incisioni compilato dal maggiore Angelo Angelucci per carica del Ministero della Casa Reale, Torino 1890, p. 485; C. A. Gerbaix de Sonnaz, Bandiere, stendardi e vessilli di Casa Savoia dai Conti di Moriana ai Re d'Italia (1200 - 1861). Tipografia degli Artigianelli, Torino 1911; N. Brancaccio, L'Esercito del vecchio Piemonte dal 1540 al 1861- Gli Ordinamenti. Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito, Roma, 1923; P. E. Fiora, Bandiere in Piemonte, documentazione storica. Monografia del Centro Studi dell'Accademia di San Marciano, Torino 1971; E. Ricchiardi, Regno di Sardegna. Uniformi e bandiere dei reggimenti "alemanni" al soldo di Carlo Emanuele III (1730 - 1773). Armi Antiche, Bollettino dell'Accademia di San Marciano, Torino 1980: 43-60; R. Cosentino (a cura di), L'archivio storico dell'Armeria Reale di Torino.Umberto Allemandi & C. Torino: 2005; E. Ricchiardi, Bandiere e stendardi dell'Esercito Sardo (1713 - 1802). Regione Piemonte e Centro Studi Piemontesi, Torino: 2006. Riferimenti Archivio Storico dell'Armeria Reale: Corrispondenza, fascicolo 29
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100214857
- NUMERO D'INVENTARIO O.011
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Armeria Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
- STEMMI su un lato - militare - Emblema - reggimento di fanteria tedesca Brempt - una croce lztina che si erge da un monte
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0