VEDUTA DI PIAZZA DEL POPOLO A ROMA

DIPINTO, 1844 - 1844

Il dipinto è racchiuso da cornice in legno intagliato e dorato con sguscio centrale liscio e battuta ornata da piccoli decori vegetali. Raffigura una veduta di piazza del Popolo a Roma, dove si riconoscono l'obelisco, l'esedra con fontana verso il Pincio e l'Accademia di Francia, animata da numerose persone del popolo, carrozze e cavalieri

  • OGGETTO DIPINTO
  • ATTRIBUZIONI Pezzini, Francesco (notizie Dal 1842 Al 1864)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto proviene dal castello ducale di Agliè, dove risulta allestito nella Galleria Giapponese al secondo piano nel 1927, nella "Sala di Conversazione" al piano nobile nel 1876, nella "Camera d'udienza di S.M. il Re" e nella "Sala di trattenimento" dell'Appartamento Reale nel 1855. La catena inventariale permette di identificare l'autore e il soggetto del dipinto, che condivide le medesime collocazioni storiche in castello e cornice con un'altra tela oggi in Palazzo Chiablese raffigurante il giardino di Villa Borghese a Roma. Nella descrizione di Bertolotti è descritto il nucleo di pitture con soggetti romani: "mi trovai nell'Appartamento Reale ...Nella Sala ... di trattenimento ...Veduta della Villa Borghese a Roma del prof. Camino ... ed altri quadri di Pezzini" (Cfr. A. Bertolotti, "Passeggiate nel Canavese", Ivrea, tomo III 1869, pp. 46-47). Compare tra le opere commissionate dalla regina Maria Cristina, tramite Luigi Canina, a studenti ed artisti esordienti attivi a Roma. La commissione è documentata da un contratto, datato Roma 14 aprile 1842, in cui il "Sig. Francesco Pezzini pittore" s'impegna a realizzare la tela rappresentante "il passaggio in carrozza di S.M. la regina Maria Cristina per la piazza del Popolo con veduta del Pincio", delle dimensioni di 4 palmi di larghezza e 3 di altezza per un compenso di 70 scudi romani (ASTO, Archivio Duca di Genova, Casa Maria Cristina, m. 1 fasc. nuovo 7 Belle Arti già mazzo 42 fascc. 4 e 5 1840-42). La datazione del dipinto quindi si può circoscrivere tra il 1842 e il mese di luglio 1844, quando viene preso in carico nei registri inventariali del castello di Agliè. Al momento non sono noti dati biografici di Pezzini, citato da Edith Gabrielli come autore di alcune vedute della città di Roma commissionate da Maria Cristina (cfr. E. Gabrielli, "Le committenze romane di Maria Cristina di Borbone regina vedova di Sardegna" in "Maestà di Roma da Napoleone all'Unità d'Italia", Milano 2003, pp. 398-400). Il pittore risulta tra gli autori presenti alle mostre organizzate dalla Società Promotrice delle Belle Arti di Firenze con quattro opere raffiguranti vedute di architetture urbane, negli anni compresi tra il 1851 e il 1864
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100211277
  • NUMERO D'INVENTARIO 189
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino Asti Cuneo Biella e Vercelli
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI retro, cornice, in basso, a destra - CASA DI SAR/ IL DUCA DI GENOVA/ N. 221 su etichetta rettangolare prestampata in nero - a impressione nero -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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