SEDIA, opera isolata - ambito piemontese (secondo quarto sec. XIX)

SEDIA,

La sedia presenta uno schienale ornato al centro da motivo a palmetta e ai lati da due riccioli con corolla al centro e poggia su gambe anteriori tornite con decori vegetali e posteriori a sciabola. Schienale e sedile sono rivestiti da tessuto di restauro a righe verdi-bianco-ocra

  • OGGETTO SEDIA
  • MATERIA E TECNICA legno, intaglio
    tessuto/ opera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La sedia proviene da Palazzo Reale, dove nel 1966 era allestita al piano primo nella "Camera adiacente la Cappella Regia", nel 1911 nel Salotto del Direttore degli Uffici Amministrativi e nel 1880 nella Camera di ricevimento dell' "Appartamentino Ora occupato da S.A.I. la Principessa Maria Clotilde" al piano terreno. Gli inventari storici descrivono la sedia come parte di un insieme di arredi uniformi, rivestiti nel 1911 con "velluto in lana giallo operato" e nel 1880 con "lampasso operato verde". La sedia mostra analogie stilistiche con arredi disegnati per le residenze sabaude da Pelagio Palagi, eseguite dalla bottega torinese di Gabriele Capello detto il Moncalvo e dalla manifattura Peters (cfr. E. Colle, "Il mobile impero in Italia. Arredi e decorazioni d'interni dal 1800 al 1843", Milano 1998, pp. 381-382 n. 124). Per confronti si rimanda ad una sedia marchiata Peters conservata nel castello di Racconigi, con cui condivide materiali e techiche costitutive, forma ed elementi decorativi come il motivo fogliato, variante della palmetta palagiana (cfr. Castelnuovo E./ Rosci M., a cura di, "Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna 1773-1861", catalogo della mostra, Torino 1980, v. II p. 636 scheda n. 693 di Baccheschi E.). Tommaso Enrico Peters (Inghilterra .... - Genova 1852) giunse a Genova nel 1817 ed introdusse sul mercato italiano nuovi modelli e metodi di lavoro, in cui era evidente il gusto per i mobili in mogano con sobri intagli, ispirati ai repertori di disegni pubblicati da George Smith. La vasta e variegata produzione della bottega, che si serviva di macchinari e tecniche innovative, ebbe grande successo di mercato tra la borghesia e le grandi famiglie aristocratiche del tempo. Per Casa Savoia realizzò sia mobili nell'aulico gusto Impero per ambienti di rappresentanza sia altri più "moderni" per le sale di appartamenti privati. In Piemonte nel quarto e quinto decennio del secolo l'ebanista avviò una proficua collaborazione con Pelagio Palagi, che disegnò dettagli decorativi e progettò anche la struttura lignea di arredi in mogano "tuttora nel Castello di Racconigi; alcuni anche nel Palazzo Reale di Torino". La vicenda della manifattura Peters si chiuse bruscamente a causa di gravi difficoltà economiche tra il 1849 e il '50 e lo stesso Peters morì il 19 settembre 1852
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100211139
  • NUMERO D'INVENTARIO 3785
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino Asti Cuneo Biella e Vercelli
  • ISCRIZIONI fascia sottosedile - 579(?) cancellato in verde - numerali - a impressione/ rosso -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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