SEDIA, opera isolata - ambito piemontese (secondo quarto sec. XIX)

SEDIA,

La sedia, poggiante su gambe anteriori ornate da motivi a foglia stilizzata e posteriori a sciabola, presenta uno schienale sagomato ornato ai lati da decoro floreale con volute fogliacee e al centro da palmetta. Il sedile, a forma di trapezio, e lo schienale imbottito sono rivestiti da seta operata montata nel corso di un restauro non documentato

  • OGGETTO SEDIA
  • MATERIA E TECNICA LEGNO DI MOGANO
    legno, intaglio
    legno/ lucidatura
    legno/ tornitura
    seta/ opera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La sedia proviene da Palazzo Reale, dove risulta collocata nel 1966 nell'Appartamento Aldo Savi, nel 1911 al secondo piano nelle "Foresterie per Corte Nobile, Foresteria n. 37 IX" insieme ad altri tre esemplari analoghi e nel 1880 al piano terreno, nell'Appartamentino Ora occupato da S.A.I. la Principessa Maria Clotilde nella Camera di ricevimento Numero Otto (8) della pianta. Nell'appartamentino era allestita in un salotto stilisticamente omogeneo composto da dieci sedie, poltrone e divani successivamente smembrato in vari ambienti. La catena inventariale rivela i vari tessuti impiegati come rivestimento a partire dal "lampasso operato verde" del 1880 alla "stoffa operata color avana" registrata nel 1966.||La sedia mostra analogie stilistiche con alcune disegnate per le residenze sabaude da Pelagio Palagi, eseguite dalla bottega torinese di Gabriele Capello detto il Moncalvo e dalla manifattura Peters. Per confronti si rimanda ad una sedia marchiata Peters conservata nel castello di Racconigi, con cui condivide materiali e techiche costitutive, forma ed elementi decorativi come il motivo fogliato, variante della palmetta palagiana (cfr. Castelnuovo E./ Rosci M., a cura di, "Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna 1773-1861", catalogo della mostra, Torino 1980, v. II p. 636 scheda n. 693 di Baccheschi E.). Tommaso Enrico Peters (Inghilterra .... - Genova 1852) giunse a Genova nel 1817 ed introdusse sul mercato italiano nuovi modelli e metodi di lavoro, in cui era evidente il gusto per i mobili in mogano con sobri intagli, ispirati ai repertori di disegni pubblicati da George Smith. La vasta e variegata produzione della bottega, che si serviva di macchinari e tecniche innovative, ebbe grande successo di mercato tra la borghesia e le grandi famiglie aristocratiche del tempo. Per Casa Savoia realizzò sia mobili nell'aulico gusto Impero per ambienti di rappresentanza sia altri più "moderni" per le sale di appartamenti privati. In Piemonte nel quarto e quinto decennio del secolo l'ebanista avviò una proficua collaborazione con Pelagio Palagi, che disegnò dettagli decorativi e progettò anche la struttura lignea di arredi in mogano "tuttora nel Castello di Racconigi; alcuni anche nel Palazzo Reale di Torino". La vicenda della manifattura Peters si chiuse bruscamente a causa di gravi difficoltà economiche tra il 1849 e il '50 e lo stesso Peters morì il 19 settembre 1852
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100211101
  • NUMERO D'INVENTARIO 3217
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino Asti Cuneo Biella e Vercelli
  • ISCRIZIONI fascia sottosedile - R. PALAZZO-TORINO/ N. 587/ DC su etichetta ovale prestampata in nero con corona - numerali - a impressione nero -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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