LA ROCCIA. paesaggio collinare
stampa stampa di invenzione
post 1939 - ante 1939
Boglione Marcello (1891/ 1957)
1891/ 1957
Paesaggi: roccia; valli; prati; paese; cielo. Vegetali: erba; cespugli
- OGGETTO stampa stampa di invenzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
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ATTRIBUZIONI
Boglione Marcello (1891/ 1957): inventore/ disegnatore/ incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Barbaroux
- INDIRIZZO via Bogino, 18, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'aquaforte di Marcello Boglione (Pescara, 1891-Torino, 1957) venne acquistata dalla Provincia di Torino per L. 250, unitamente ad altre opere di artisti piemontesi, all'Esposizione della Promotrice di Torino del 1940, XII Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino, catalogo della mostra (Torino, Palazzo della Società Promotrice-Parco del Valentino, maggio-giugno 1940), Torino, 1940, p. 43, n. 339. L'incisione, venne esposta alla XXVII Biennale di Venezia, con varie opere dello stesso autore, nella sala V a lui dedicata, La Biennale di Venezia/ XXVII Esposizione Internazionale d'Arte, catalogo della mostra (Venezia, maggio-ottobre 1940), Venezia, 1954, p. 81, n. 77). Copie della stessa figurano a numerose importanti esposizioni, sia collettive che personali dell'artista. L'incisione rivela la grande qualità di disegnatore, oltre alla perizia tecnica d'incisore, caratterizzata da un tratto sottile; il soggetto rappresentato è uno dei prediletti dell'artista, attento a rendere gli effetti luminosi della superficie rocciosa, e le minuzie della vegetazione in primo piano. A. Dragone, Boglione: L'artista e il maestro, in A. Dragone, F. Dalmasso, V. Gatti (a cura di), Marcello Boglione (1891-1957) un maestro dell'incisione all'Accademia Albertina, catalogo della mostra (Torino, Accademia Albertina di Belle Arti, marzo-aprile 1994), Torino, 1994, pp. 13-23; A. Dragone, Repertorio delle incisioni e delle litografie, ibidem, p. 46, n. 121.Boglione, dopo aver compiuto gli studi a Nizza e a Roma come pittore, si trasferì a Torino nel 1921, affermandosi con l'attività di incisore e specializzandosi nella tecnica dell'acquaforte che gli valse prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale; a seguito del successo ottenuto nel 1934 gli venne affidata la cattedra di professore d'incisione, da tempo caduta in decadenza, presso l'Accademia Albertina, incarico che ricoprì fino alla morte, creando una prestigiosa scuola ed ottenendo un seguito di numerosi allievi. Per un breve profilo, A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, vol. I, 1962, p. 214; con valutazioni economiche aggiornate, E. Bellini, Pittori Piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento dalle Promotrici torinesi, Torino, 1998, p. 48. La descrizione dettagliata del soggetto si trova in Annotazioni
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210761
- NUMERO D'INVENTARIO 117633
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE TO
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI retro cornice/ etich. rett. metallica - Provincia di Torino/ Invent. N. 117633 (a impressione/ nero) - Boglione M - corsivo - a impressione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0