Marina. marina

dipinto, 1940 - 1953

In primo piano, sulla sinistra, è rappresentata una spiaggia dall'andamento curvilineo lambita da lunghe onde che lasciano una schiuma bianca. Sullo sfondo mare calmo ed alti scogli colpiti dal sole; ampia fascia di cielo nitido azzurro intenso.La tela è posta entro cornice di profilo e luce rettangolare. Battuta liscia. Tipologia a cassetta. Fascia interna marmorizzata di colore grigio. Fascia mediana ampia con profilo modinato; fascia esterna modinata di colore scuro. Sul retro, in alto, gancio metallico per sospensione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
    METALLO
    legno/ intaglio/ verniciatura/ marmorizzazione
  • MISURE Altezza: 80
    Lunghezza: 96
  • ATTRIBUZIONI Reviglione Mario (1883/ 1965)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Barbaroux
  • INDIRIZZO via Bogino, 18, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, unitamente ad altre opere, secondo una politica di promozione degli artisti di origine piemontese o attivi in Piemonte, promossa dall'Ente nel corso del Novecento, venne acquistato dalla Provincia di Torino all'Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti del 1941 per L. 3.000, XIII Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino, catalogo della mostra (Torino, Palazzo della Società Promotrice, maggio-giugno 1940), Torino, 1941, p. 27, n. 118. L'autore (Torino, 1883-1965), pittore, disegnatore e xilografo, piuttosto schivo nei confronti della critica contemporanea, nonostante una consistente presenza alle esposizioni della Promotrice e del Circolo degli Artisti a partire dal primo decennio del Novecento, è stato oggetto di limitati contributi. Formatosi all'Accademia Albertina, ove non completò il curriculum di studi, insoddisfatto per l'insegnamento tradizionale ed interessato, sulla scia delle frequentazioni di Felice Carena e di Leonardo Bistolfi, alla cultura figurativa europea ed in particolare simbolista, esordì alla Promotrice torinese nel 1903. Le opere dei primi decenni, contraddistinte da una forte componente disegnativa, sono dominate dalla riflessione su tematiche simboliste, mentre la critica lo apprezzò maggiormente come autore di ritratti. Nel corso del terzo e quarto decennio del Novecento scelse di rimanere fedele alle scelte figurative della giovinezza e tese ad un sostanziale isolamento, limitando la sua produzione ad una clientela di amici estimatori. Amò molto dipingere il paesaggio, sia la campagna che, come nel caso in esame, il mare, venandolo di sottili inquietudini e di riflessioni esistenziali e lavorando su una tavolozza dai colori cupi e severi. Mario Reviglione. Mostra postuma, catalogo della mostra (Torino, Galleria d'Arte Fogliato, 13-29 ottobre), Torino, 1966, s.p.; E. Bellini, Pittori Piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento dalle Promotrici torinesi, Torino, 1998, pp. 346-348 (con quotazioni di mercato); G. Gianasso, voce Mario Reviglione, in P. Dragone (a cura di), Pittori dell'Ottocento in Piemonte. Arte e cultura figurativa 1895-1920, Torino, 2003, pp. 356-357. La cornice, sia per la tipologia, estremamente semplice, sia per la presenza sul retro di etichette inventariali dell'Ente e dell'esposizione alla Promotrice, è da considerarsi coeva al dipinto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210665
  • NUMERO D'INVENTARIO 117676
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI retro cornice/ in basso/ su etichetta rett. metal., in nero - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 117676 - Mallé L./ Verdoia O - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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