natura morta

dipinto, 1940 - 1953

In primo piano, su un tavolo rappresentato frontalmente, è collocato, scorciato, un vassoio sul quale è disposta la metà di un melone ed alcune fette. Dietro di esso, analogamente, è posta la metà di un'anguria ed alcune fette profilate da semi neri. Al bordo del tavolo, sulla destra, due bottiglioni, uno scuro ed uno chiaro con etichetta. Sullo sfondo, a sinistra, si intravede lo schienale di una sedia e dietro di esso, in piena luce, l'anta di una finestra. Al centro, sopra un ripiano, una ciotola di colore chiaro e, sulla destra, lo spigolo di una credenza. La tela è posta entro cornice di profilo e luce rettangolare con vetro. Battuta liscia; tipologia a cassetta. Fascia interna di colore chiaro profilata in marrone; fascia esterna dorata con motivo a foglie intagliate in corrispondenza degli angoli. Sul retro, in alto, gancio metallico per sospensione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA METALLO
    VETRO
  • MISURE Altezza: 58.2
    Lunghezza: 47
  • ATTRIBUZIONI Benzi Giulio (1907/ 1955)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Dal Pozzo della Cisterna
  • INDIRIZZO via Maria Vittoria, 12, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, unitamente ad altre opere, secondo una politica di promozione degli artisti di origine piemontese o attivi in Piemonte promossa dall'Ente nel corso del Novecento, venne acquistato per L. 50.000 dalla Provincia di Torino all'Esposizione di Arte Contemporanea di Torre Pellice del 1953, Art-Club- Torino, Associazione Pro Torre Pellice, 4° mostra d'Arte Moderna, catalogo della mostra (Torre Pellice, Collegio Valdese, 29 agosto-15 settembre 1953), Torino, 1953, s.p., n. 6, sala III. L'autore (Quargnento/AL, 1907-Robilante/CN, 1955), dopo un apprendistato da autodidatta tra Milano, Parigi, Anversa, fu influenzato, a partire dagli anni trenta, dalla cultura figurativa elaborata in ambito casoratiano; in quegli stessi anni inizia a partecipare alle esposizioni torinesi, ottenendo positivi apprezzamenti dalla critica. Forte sarà il legame personale con Casorati di cui diverrà assistente alla cattedra di pittura (1941-1948), dal quale mutuerà la concezione del fare artistico. La natura morta riveste un ruolo importante nella produzione del pittore, a fianco del paesaggio, resa con estrema semplicità di composizione, in una dimensione quotidiana, giocando su cromie delicate, irrorate dalla luce, Giulio Benzi 1907/1955, catalogo della mostra (23 ottobre-7 novembre 1982), Torino, 1982, s.p.; E. Bellini, Pittori Piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento dalle Promotrici torinesi, Torino, 1998, pp. 33-34 (con quotazioni di mercato). La cornice, sia per la tipologia, estremamente semplice, sia per la presenza sul retro di etichette inventariali dell'Ente e dell'esposizione alla Promotrice, è da considerarsi coeva all'opera
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210682
  • NUMERO D'INVENTARIO 116980
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI fronte/ in basso/ a destra, in marrone - Giulio Benzi - Benzi G - corsivo - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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