Plan pinceux. paesaggio montano

dipinto, 1938 - 1938

In primo piano, in ombra, per la maggior parte, un muricciolo di massi. Sulla destra, come quinte che chiudono la scena, due abeti ed, in mezzo ad essi, alcuni massi. Al centro della scena un tronco abbattuto privo di rami poggiante sul prato e sul muricciolo. Sulla destra, in secondo piano, altri quattro abeti, sul ciglio di un declivio. Sullo sfondo una spianata puntaggiata da alcune rocce e ricoperta d'erba posta in pieno sole; ai margini di essa, altri abeti. Il rimanenente del dipinto è occupato da alte montagne appena accennate con pennellate chiare che lasciano intravedere un ampio brano di cielo parzialmente percorso da nuvole. Il dipinto è posto entro cornice con profilo e luce rettangolare. Tipologia a gola; battuta liscia. Fascia interna di colore bianco liscia. Fascia centrale liscia con profili modinati e fascia sottile esterna modinata verniciate in nero. Sul retro, in alto, gancio metallico per sospensione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA METALLO
  • MISURE Altezza: 47
    Lunghezza: 36.5
  • ATTRIBUZIONI Gamba Celestino (1891/)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Dal Pozzo della Cisterna
  • INDIRIZZO via Maria Vittoria, 12, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, unitamente ad altre opere dello stesso autore, secondo una politica di promozione degli artisti di origine piemontese o attivi in Piemonte promossa dall'Ente nel corso del Novecento, venne acquistato direttamente dall'artista nel 1942. Il documento conservatosi indica la cifra complessiva pagata al Gamba di L. 8.500 e dunque non permette di individuare il valore corrisposto per ciascuna opera. L'autore (Torino, 1891-?), particolarmente apprezzato dai contemporanei per la pennellata sciolta, la compostezza disegnativa emergenti dai suoi ritratti e paesaggi, i temi più richiesti, non ha ottenuto particolari attenzioni dalla critica successiva. Un significativo contributo, per quanto caratterizzato dai toni retorici del periodo, è costituito da un articolo redatto per il periodico del comune di Torino dal collega pittore Vittorio Falletti che ne ricostruisce il percorso formativo, dall'insegnamento di Guarlotti alla Scuola d'Arte Decorativa presso l'Istituto Professionale, al lungo soggiorno negli Stati Uniti, ove si dedicò quasi esclusivamente al ritratto, ai successivi viaggi nelle principali capitali europee. Segue un'ampia rassegna delle opere realizzate, soprattutto dal suo definitivo ritorno nel capoluogo piemontese, che si conclude con la descrizione delle opere ancora presenti nello studio del pittore, tra le quali figurano elencate ed elogiate anche alcune delle tele acquisite, poco dopo, dalla Provincia di Torino. Una precisa descrizione, in particolare, è dedicata all'opera in esame che venne anche illustrata nell'articolo; Falletti ricorda come il luogo di Planpinceux fosse tra i più cari all'artista e sottolinea il particolare taglio della composizione e gli effetti luministici. Bibliografia di riferimento: V. Falletti, Celestino Gamba pittore, in "Torino. Rassegna mensile della città", n. 1 gennaio, Torino, 1942; E. Bellini, Pittori Piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento dalle Promotrici torinesi, Torino, 1998, p. 189. La cornice, sia per la tipologia, estremamente semplice, sia per la presenza sul retro di etichette inventariali dell'Ente, può essere considerata coeva al dipinto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210627
  • NUMERO D'INVENTARIO 95718
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI retro cornice/ in basso/ su etichetta rett. metal., in nero - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 95718 - Mallé L./ Verdoia O - corsivo - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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