ritratto di Carlotta Pollone

dipinto, 1840 - 1860

Il personaggio è rappresentato di tre quarti, con il volto rivolto verso l'osservatore, seduto su una poltrona con schienale imbottito e cimasa ornata da motivi intagliati e braccioli terminanti a ricciolo. La donna porta i capelli raccolti, suddivisi da scriminatura centrale con due bande ricadenti sulle orecchie. L'abito, con il collo ornato di pizzo e da un medaglione che trattiene una cravatta . Le maniche strette sono fermate al polso. La gonna è ampia, percorsa da numerose pieghe. Il busto è completato da una sorta di finto scialle sovrapposto con frange. Un braccio è disteso lungo il corpo, mentre l'altro si appoggia al bracciolo della sedia e la mano trattiene un fazzoletto. Sfondo neutro di colore chiaro

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 34
    Lunghezza: 25
  • AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Dal Pozzo della Cisterna
  • INDIRIZZO via Maria Vittoria, 12, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera venne donata alla Provincia di Torino, unitamente all'archivio, alla biblioteca e ad altri oggetti, dai discendenti della famiglia Giulio nel 1967. rappresenta Carlotta Dallano (Torino, -1878), moglie di Carlo Ignazio Giulio (Torino, 1803-1859), professore di matematica presso l'Università di Torino, studioso di questioni economiche e finanziarie, membro delle più prestigiose accademie italiane e straniere, dal 1848 senatore, Mostra permanente dei cimeli di Casa Giulio, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Cisterna, 25 giugno 1976), Torino, 1976, p. 39, n. 91. Nessuna indicazione è presente sul dipinto o sulla cornice, ad eccezione dell'etichetta inventariale dell'Ente e dei dati anagrafici del personaggio ritratto, che permetta una possibile identificazione dell'autore. Tuttavia, l'opera sia per il taglio della composizione che per le caratteristiche dell'effigiata, sia la fisionomia matura, che l'abbigliamento caratteristico, può essere datata e messa in relazione con la ritrattistica sullo stile di Giuseppe Molteni (Milano, 1800-1867) che largo seguito ebbe anche in Piemonte, ove fu impegnato per importanti committenze sabaude, G. Buttazzi, Un quarto di secolo di moda: un approccio "sartoriale" a una galleria di ritratti, in F. Mazzocca-L. M. Galli Michero-P. Segremora Rivolta (a cura di), Giuseppe Molteni (1800-1867) e il ritratto nella Milano romantica, catalogo della mostra (Milano, Museo Poldi Pezzoli, 28 ottobre 2000-28 gennaio 2001), Milano, 2000, pp. 85-93. Per un confronto relativo al taglio della composizione e agli elementi della moda, utile alla datazione si veda, a titolo di esempio, il ritratto ad acquerello di Francesco Gonin (Torino, 1808- Giaveno/TO, 1889)di Emma Carolina Decker, datato al 1849, M. Tomiato, La pittura negli anni quaranta, in P. Dragone (a cura di), Pittori dell'Ottocento in Piemonte. Arte e cultura figurativa 1830-1865, Torino, 2001, p. 118
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210509
  • NUMERO D'INVENTARIO 322
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • ISCRIZIONI retro cornice/ in basso/ su etichetta rett. metal., in nero - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 322 - corsivo - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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