figura femminile seduta
Cassa in legno verniciato nero a forma di parallelepipedo, lievemente aggettante il settore che contiene il quadrante, profilato da cornice intagliata mistilinea. Nei due settori laterali pannello rettangolare profilato da cornice dipinto a finto marmo. Poggia su base a sezione rettangolare con profilo superiore modinato con parte centrale aggettante e pannelli rettangolari dipinti a finto marmo lateralmente. Sulla cassa è posta una scultura a tutto tondo in bronzo di una giovane donna: capelli raccolti; tunica. E' seduta su un sedile all'antica privo di schienale che poggia su quattro piedi caprini. Le gambe di profilo ed appaiate, il busto di tre quarti; un braccio disteso sulle gambe, l'altro trattiene uno strumento musicale a corda ricavato dal guscio di un tartaruga. Quadrante di forma circolare in smalto bianco su metallo; ore in numeri romani in nero e schema circolare per i minuti. Foro di regolazione del pendolo. Lancette di acciaio brunito, ad occhio. Lunetta liscia
- OGGETTO orologio da tavolo
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione/ brunitura
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MISURE
Altezza: 45.5
Lunghezza: 50
Larghezza: 19.5
- AMBITO CULTURALE Produzione Francese
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ATTRIBUZIONI
Aubert (notizie Seconda Metà Sec. Xix)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Produzione Francese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Barbaroux
- INDIRIZZO via Bogino, 18, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'assenza di precedenti etichette inventariali, ad eccezione di quella relativa alla campagna attuale, impedisce di individuare committenza e collocazione originaria dell'oggetto. Difficilmente probabile, nonostante la qualità dell'oggetto, la provenienza dalle collezioni del duca d'Aosta Emanuele Filiberto, ultimo abitante di palazzo Dal Pozzo, benché dai cataloghi d'asta che portarono alla dispersione dell'arredo nei primi decenni del Novecento ne risulti una ricca serie. Infatti, nell'elenco dei beni venduti da Casa Savoia Aosta, allegato al verbale del Consiglio Provinciale con il quale l'Ente, nel 1940, dopo aver acquisito il palazzo, approvò l'acquisto di alcuni mobili e suppellettili ancora ivi conservati, figura un solo "orologio a pendolo da camino", senza ulteriori specificazioni, nella "Sala da giuoco". E' assai probabile che l'orologio possa essere pervenuto alla Provincia attraverso donazioni o sia stato trasferito dalla precedente sede dell'Ente, il palazzo delle Segreterie di Stato, acquistato da Casa Savoia nel 1885. Una ditta Aubert è documentata sia a Londra che a Parigi dal quarto decennio dell'Ottocento sino alla fine del secolo, B. Loomes, Watchmakers and clockmakers of the World, vol. 2, Londra, 1978, p. 8. Per un confronto con altri esemplari collocati nelle residenze sabaude di produzione francese, con scultura decorativa in bronzo brunito abbinata a cassa in legno ebanizzato o marmo nero intorno al 1870/80, E Colle-G. Brusa, schede nn. 84-85, in G. Brusa, A Griseri, S. Pinto (a cura di), Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Reale, 1988), Milano, 1988, pp. 253-254
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210484
- NUMERO D'INVENTARIO 113873
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE TO
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI retro/ su etichetta rettangolare metallica - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 113873 - corsivo - a impressione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0