orologio - da tavolo, opera isolata di Espasiani Giovanni Battista - ambito romano (prima metà sec. XVIII)
Cassa in ebano sormontata da maniglia in metallo dorato a forma ovale. Fregio applicato in bronzo dorato nella cimasa a campana con motivo a girali vegetali. Cassa sfaccettata con applicazioni in bronzo dorato con motivi decorativi a fregio continuo di foglie ed a racemi fittamente intrecciati poste lungo la fascia al di sotto della cimasa, in corrispondenza degli spigoli ed intorno al quadrante protetto da vetro. Quadrante in bronzo dorato con ore in numeri arabi neri e schema circolare per i minuti; lancette traforate; superiormente silenziatore della suoneria. La cassa è rifinita inferiormente da alro zoccolo con modinatura digradante; tal zoccolo poggia su quattro sostegni in metallo dorato disposti alle estremità della fronte ed in corrispondenza delle fiancate formati da foglie accartocciate con nervature rilevate, disposte a croce, terminanti, inferiormente, a ricciolo
- OGGETTO orologio da tavolo
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ doratura/ cesellatura
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MISURE
Altezza: 50.5
Lunghezza: 52
Larghezza: 18
- AMBITO CULTURALE Ambito Romano
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ATTRIBUZIONI
Espasiani Giovanni Battista (notizie Prima Metà Sec. Xviii): orefice
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Dal Pozzo della Cisterna
- INDIRIZZO via Maria Vittoria, 12, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'assenza di precedenti etichette inventariali, ad eccezione di quella relativa alla campagna attuale, impedisce di individuare committenza e collocazione originaria dell'oggetto. Difficilmente probabile, nonostante la qualità dell'oggetto, la provenienza dalle collezioni del duca d'Aosta Emanuele Filiberto, ultimo abitante di palazzo Dal Pozzo, benché dai cataloghi d'asta che portarono alla dispersione dell'arredo nei primi decenni del Novecento ne risulti una ricca serie. Infatti, nell'elenco dei beni venduti da Casa Savoia Aosta, allegato al verbale del Consiglio Provinciale con il quale l'Ente, nel 1940, dopo aver acquisito il palazzo, approvò l'acquisto di alcuni mobili e suppellettili ancora ivi conservati, figura un solo "orologio a pendolo da camino", senza ulteriori specificazioni, nella "Sala da giuoco". E' assai probabile che l'orologio possa essere pervenuto alla Provincia attraverso donazioni o sia stato trasferito dalla precedente sede dell'Ente, il palazzo delle Segreterie di Stato, acquistato da Casa Savoia nel 1885. Il nome del probabile orologiaio, Giovanni Battista Espasiani, non è stato reperito nei comuni repertori sull'argomento; ad una analisi stilistica, l'oggetto presenta elementi caratteristici della produzione centro italiana della prima metà del XVIII secolo, sia per la tipologia della cassa che per la lavorazione del quadrante ; per alcuni confronti, B. Hutchinson, Orologi antichi, Milano, 1983, nn. 95, 106; M. Lattanzi, scheda n. 11, in L. Caterina, F. Colalucci, A. Ghidoli, M. Lattanzi, L. Morozzi (a cura di), Gli Appartamenti Imperiali nella Manica Lunga, Roma, 1998, p. 144
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210468
- NUMERO D'INVENTARIO 163667
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE TO
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI retro/ su etichetta rettangolare metallica - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 163667 - corsivo - a impressione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0