natura morta con pesci

disegno, 1936 - 1936

In primo piano sono rappresentati un granchio, di tre quarti, sulla sinistra, ed un pesce di profilo, sulla destra. Sono appoggiati su un piano di legno posto verticalmente ed appena accennato. Tonalità di colore azzurre, grige, rosa e gialle. Il dipinto è posto entro cornice a gola con profili modinati in legno marrone; luce rettangolare con vetro e gancio posto sul retro per appenderla

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquerellatura/ matita
  • MISURE Altezza: 64
  • ATTRIBUZIONI Quaglino Massimo (1899/ 1982): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto Provinciale per l'Infanzia
  • INDIRIZZO corso Giovanni Lanza, 75, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, unitamente ad un altra tela di Felice Vellan, e, forse, al bozzetto preparatorio per il monumento a De Amicis di Edoardo Rubino, fa parte della donazione, documentata dall'inventario del 1983, del giornalista e critico d'arte, Marziano Bernardi (Torino, 1897-1978), della quale, al momento, non sono stati rintracciati documenti. La produzione di nature morte, nell'ambito della parabola artistica di Massimo Quaglino (Refrancore/AT, 1899-Torino, 1982), artista eclettico impegnato, in quegli stessi anni, anche nell'illustrazione libraria, la scenografia e l'arredo d'interni, ha inizio proprio a partire proprio dal quarto decennio del Novecento, periodo nel quale si inserisce anche l'opera in esame. Data l'assenza di ulteriori informazioni, non è possibile stabilire se, l'acquerello sia stato acquistato o, più probabilmente, donato al giornalista torinese, proprio a partire dagli anni trenta, impegnato in articoli relativi alle più varie tematiche artistiche sulle pagine de "La Stampa" e ampiamente in contatto con il panorama artistico torinese contemporaneo, spesso da lui valutato in modo piuttosto critico. In particolare, nel 1936, data che figura sul disegno in esame, Quaglino partì con Ernesto Quadrone, collega del Bernardi a "La Stampa", per un viaggio lungo le coste dell'Africa Occidentale e delle Canarie, dal quale ricavò un'ottantina fra disegni e tempere che vennero esposti nello stesso "Salone de La Stampa" e poi alla prestigiosa Biennale di Venezia, con presentazione proprio del critico piemontese. Appare, dunque plausibile che l'opera sia pervenuta al Bernardi per donazione. La produzione di nature morte, collocate in scorci d'interni, benché non abbia avuto un ruolo centrale nella parabola artistica del Quaglino, ha riscosso apprezzamenti da parte della critica anche recente, con particolare attenzione, proprio alle rappresentazioni di pesci ed attrezzi nautici, F. Poli, Massimo Quaglino pittore piemontese per eccellenza, P. Mantovani, Fra illustrazione e decorazione il disegno di Massimo Quaglino, S. Bison, Produzione Grafica, in F. Poli, P. Mantovani, R. Bellini, S. Bison (a cura di), Massimo Quaglino, catalogo della mostra (Torino, Accademia Albertina di Belle Arti, 25 maggio-9 luglio 2000), Brescia, 2000, pp. 11-17, 20, 33. Per un breve profilo biografico dell'artista, A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, 1962, vol. III, pp. 1527-1529; E. Bellini, Pittori Piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento dalle Promotrici torinesi, Torino, 1998, p. 339
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210340
  • NUMERO D'INVENTARIO s.n
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI fronte/ in basso a sinistra, in grigio - M. Quaglino/ buono (?) Atlantis/ m/n - Quaglino M - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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