motivi decorativi vegetali con putti alati

pendola da tavolo, 1825 - 1849

Cassa verniciata di colore nero, a tempio o a struttura architettonica. Quattro colonnette lisce laterali sostengono l'architrave con fregio a festoni di frutti ed elementi floreali stilizzati. Basi, capitelli, ghiera del quadrante, decorata con onda di foglie di acento, in metallo assemblati ed applicati alla cassa. Sul basamento, a forma di parallelepipedo, è applicato un fregio di metallo dorato con un putto alato, motivi vegetali ed uccelli alle estremità. La cassa poggia su quattro piedini a sezione circolare. Quadrante in metallo operato dorato con ore in numeri romani dipinte in nero e schema circolare per i minuti; lancette a occhio. Pendolo decorato con grande lente sbalzata con decoro a conchiglie e fiore centrale, regolabile a vite sotto il decoro a cigni stilizzati. Movimento: tipo Parigi

  • OGGETTO pendola da tavolo
  • MATERIA E TECNICA legno di pero
    legno/ intaglio/ verniciatura
    metallo/ cesellatura/ fusione/ doratura/ smaltatura
  • MISURE Altezza: 50.5
    Lunghezza: 25
    Larghezza: 13
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto Provinciale per l'Infanzia
  • INDIRIZZO corso Giovanni Lanza, 75, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'oggetto è documentato dalla seconda metà del XX secolo presso l'Istituto Provinciale dell'Infanzia, ma, l'assenza di precedenti etichette, impedisce di verificarne la ulteriore provenienza, o dagli arredi di palazzo Dal Pozzo, o dalla dotazione della clinica Sanitrix, o da eventuali donazioni. Ad una analisi stilistica l'orologio a pendolo da tavolo presenta caratteristiche tipiche degli esemplari prodotti tre il terzo ed il quarto decennio dell'Ottocento: il colore ebanizzato del legno, l'applicazione di fregi in bronzo dorato, ancora memori degli stilemi neoclassici, e la caratteristica struttura architettonica. L'assenza di marchi di bottega, normalmente dipinti sul quadrante, non permette di individuare con certezza il luogo di produzione, probabilmente francese; è bene ricordare, inoltre, che esemplari del tipo in esame erano largamente diffusi anche a Torino, forniti dalla Musy e Fils, come testimoniano i numerosi esemplari conservati nelle residenze sabaude, non solamente piemontesi, P. San Martino, scheda n. 133, G. Brusa schede nn. 134, 135, in G. Brusa, A Griseri, S. Pinto (a cura di, Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Reale, 1988), Milano, 1988, pp. 328-330; L. Dell'Aglio, scheda, in M. Rosa (a cura di), L'appartamento di Umberto I. Villa Reale di Monza, Milano, 1994, p. 66
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210332
  • NUMERO D'INVENTARIO 210194
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • ISCRIZIONI retro basamento/ su etichetta rett. prest. adesiva - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 210194 - corsivo - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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