Giuditta e Oloferne
dipinto,
Bartolonus Da Novara (attribuito)
notizie 1464
L'affresco occupa la porzione di parete fra le arcate e sopra di esse. Nella prima scena, sotto una tenda, Giuditta e un'ancella: l'una si accosta al letto di Oloferne, dormiente, l'altra se ne allontana con la testa di lui in mano. Nella seconda scena, Giuditta e l'ancella entrano in città passando attraverso una porta della cinta muraria. Nella terza scena due gruppi di soldati, bardati con armature, si danno battaglia, armati con lance, alabarde e spade. Le scene si succedono senza soluzione di continuità, con un unico sfondo rappresentato da quinte di alberi e mura merlate
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Bartolonus Da Novara (attribuito): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il grande affresco si svolge sulla parete settentrionale del locale, nei pennacchi fra le arcature affacciantesi sul cortile. La narrazione si sviluppa da sinistra verso destra: dalla decapitazione di Oloferne, all'arrivo in città di Giuditta, alla scena di battaglia tra Giudei e Assiri. Giovanni Romano ha attribuito il dipinto al maestro Bartolonus da Novara, attivo a Grignasco nel 1464 (ROMANO 1987; FIORI 1999). L'opera di questo stesso artista è ravvisabile nella decorazione pittorica della Cantina dei Santi a Romagnano Sesia e in quella della chiesa di San Francesco a Domodossola. Flavia Fiori ha proposto di identificare il committente degli affreschi della Canonica nel cardinale Ardicino della Porta (1431), di cui si conosce la generosa attività di finanziatore di campagne di restauro in Cattedrale
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208780
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI su uno scudo - SPQ(R) - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0