San Carlo Borromeo in adorazione della Madonna

pala, 1700 - 1724

In primo piano, sulla sinistra, inginocchiato su un gradino, è rappresentato S. Carlo Borromeo: porta una mano al petto, l'altra rivolta allo spettatore; lo sguardo rivolto verso la Madonna. Porta i capelli corti neri; indossa mozzetta rossa; al di sotto rocchetto bianco bordato di pizzo e veste talare rossa. Ai sui piedi ub volume chiuso. Dietro di lui un angelo, stante, con i capelli biondi tiene un cartello e ne indica l'iscrizione. Sulla sinsitra, altri due angeli, uno di spalle, inginocchiato sul gradino tiene in mano il cappello cardinalizio, l'altro stante, indica verso il podio. Su un alto podio dipinto a finto marmo con grande specchiatura ovale centrale e profilo concavo è collocata, seduta su un trono dorato, la Madonna, rappresentata nell'atto di alzarsi per trattenere il bambino, di profilo, rivolto verso il santo. La Madonna poggia un piede sul cuscino, il mantello è svolazzante. Dietro di lei un angelo in preghiera, nascosto dall'ombra. Sullo sfonfo nubi, angeli

  • OGGETTO pala
  • MISURE Altezza: 270
    Larghezza: 145
  • AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
  • ATTRIBUZIONI Chiari Giuseppe Bartolomeo (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento dei Servi di Maria
  • INDIRIZZO Strada Basilica di Superga, 73, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela è posta entro cornice centinata dorata; battuta con pelacette alternate a girali vegetali stilizzate. Fascia esterna modinata. La cornice è fissata alla parete a mezzo di ganci metallici.Benché le prime indicazioni circa la presenza di un altare intitolato a S. Carlo Borromeo nella manica nord al piano nobile siano rintracciabili nell'inventario patrimoniale, per altro piuttosto generico, redatto nel 1744, la prima testimonianza relativa alla presenza della pala in esame si trova nella guida manoscritta di Giovanni Secondo De Canis, il quale, tuttavia, rilevava che l'opera non presentasse "cosa alcuna di singolare". Non è al momento possibile, data la mancanza di documenti, accertare se la tela venisse condotta a Superga in queste date o se non si trovasse, dunque, già in sito precedentemente. Felice Pastore menziona per la prima volta le tela nell'edizione del 1814 (F. Pastore, Storia della Real Basilica di Soperga, Torino, 1814, p. 83), "pittura di S. Carlo, che adora M.V. col Bambino, dipinta sulla tela, di cui se ne ignora l'autore", mentre nell'edizione successiva avanza per essa un'attribuzione molto suggestiva a Sebastiano Conca (Gaeta, 1680-1764) (F. Pastore, Storia della Real Basilica di Soperga, Torino, 1821, p. 130), non così lontana, dati gli evidenti legami con il gusto classicista di ambiente romano, o più precisamente marattesco, dall'ipotesi più recente, formulata da Michela di Macco, che la attribuisce a Giuseppe Bartolomeo Chiari (?, 1654-Roma, 1727), M. di Macco, Madonna col Bambino e San Carlo, scheda n. 32 a, e Madonna col Bambino e San Francesco di Sales, scheda n. 32 b, in Sebastiano Conca (1680-1764), catalogo della mostra (Gaeta, Palazzo De Vio luglio-ottobre 1981), Gaeta, 1981, p. 154. La studiosa, inoltre, molto plausibilmente, ipotizza che l'esemplare in esame si possa identificare con il dipinto pagato all'artista il 31 marzo 1722 e originariamente destinato ad uno degli altari laterali della chiesa della Reggia di Venaria (A. Baudi di Vesme, L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Torino, vol. I, 1963, p. 312)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208752
  • NUMERO D'INVENTARIO 318 Arte
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI tela/ fronte/ su cartella, in nero - Humilitas - caratteri gotici - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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