sedia, serie - produzione piemontese (seconda metà sec. XIX)

sedia, 1850 - 1899

Schienale e seduta imbottite. Rivestimento di colore ocra in pelle fissato con borchie circolari metalliche dorate. Spalliera diritta; due sostegni torniti, a rocchetto, con piedi a dado, collegati nella parte superiore, anteriormente, da una traversa; sostegni posteriori diritti uniti a quelli anteriori da due traverse poste in corrispondenza dei piedi; queste ultime sono a loro volta unite da una terza. Tutte le traverse presentano tipologia a rocchetto

  • OGGETTO sedia
  • MATERIA E TECNICA CUOIO
    legno di noce/ verniciatura/ intaglio
    legno/ verniciatura
    METALLO
  • MISURE Profondità: 47.6
    Altezza: 100
    Larghezza: 48.3
  • AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento dei Servi di Maria
  • INDIRIZZO Strada Basilica di Superga, 73, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le ventotto sedie appartengono a diverse serie comprendenti un numero maggiore di esemplari, la maggior parte delle quali, nell'inventario di Superga del 1910, risultano collocate al primo piano negli ambienti della Biblioteca. L'insieme è oggi, parzialmente, disperso. L'assenza di ulteriori etichette inventariali e di precisi riscontri documentari non ha permesso di precisare se si tratti di elementi di arredo provenienti da altra residenza sabauda, secondo una prassi che fu ripetutamente utilizzata per ammobiliare la sede in esame, o se, sin dall'origine, essi facessero parte del patrimonio in dotazione del palazzo attiguo alla Basilica di Superga. I seggioloni ben si inseriscono nel gusto per la rivisitazione degli stili del passato, cristallizati secondo tipiche caratteristiche tipologiche, propria della seconda metà del XIX secolo. In particolare, il riferimento, in questo caso, data la presenza delle gambe tornite, dette "a rocchetto" o "a pallina", collegate da traverse, pur in mancanza dei braccioli, è rintracciabile nella produzione dell'Italia settentrionale degli anni 60-80 del Seicento, (Antonetto R., Il Castello di Guarene, Torino, 1979, p. 113; E. Quaglino, Mobili Regionali italiani. Il Piemonte, Milano, 1966, pp. 42, 52, 56; E. Colle, Museo d'Arti applicate, mobili e intagli lignei, Milano, 1996, pp. pp. 220, 221, 225, 228, 229). La commistione di tipologie seicenteche con elementi di gusto tardo rinascimentale era ritenuto particolaremente adatto, secondo la cultura diffusa alle Esposizioni Universali, specialmente per sale da pranzo e studi, o nell'ottica della collocazione degli esemplari in esame, per biblioteche, R. Pavoni, La casa dell'Ottocento. Moda e sentimento dell'abitare, Torino, 1992, pp. 56-65, 93-95. Il rivestimento oggi conservato, imitante il cuoio, corrisponde con quello descritto negli inventari di inizio Novecento. Appartengono ai mobili di "Dotazione della Corona". Per un ulteriore interessante confronto sul reimpiego di medesime tipologie negli arredi delle residenze sabaude si confronti la soluzione dei sostegni dei seggioloni in esame con quelli di una serie di panche con rivestimento in tessuto verde collocate nell'Appartamento Medici del Vascello nel castello della Mandria, P. Cornaglia, S. Trucco, Il borgo castello alla Mandria: interventi e progetti, in F. Pernice (a cura di), La Mandria di Venaria. L'Appartamento di Vittorio Emanuele II, Torino, 1998, p. 36
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208749-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1850 - 1899

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE