Paesaggio. paesaggio fluviale

dipinto, ca 1840 - ca 1855

Paesaggio boschivo con fiume che scorre al centro. In primo piano alcune figurine si aggingono ad attraversare su un improvvisato ponte costituito da un tronco, un balzo di rocce lungo le sponde del fiume. In cielo si addensano nuvoloni scuri.Cornice XIX secolo dorata con sottili fasce di decorazioni in pastiglia

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Vitale Di Torricella Giacinto (notizie 1843-1846): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Agenzia delle Entrate, Direzione Reg. del Piemonte
  • INDIRIZZO Corso Vinzaglio 8, Torino, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto non sembra firmato; negli inventari è attribuito al Conte Viale figlio. Non si è trovato nessun nome simile nei repertori della pittura ottocentesca normalmente in uso; nei cataloghi delle esposizioni della Società Promotrice alle Belle Arti di Torino ricorre due volte il nome di Giacinto Vitale di Torricella, che espone un Ritratto di vecchio nel 1843 (n. 212) e una Testa di vecchio nel 1846 (n. 354). Pare quindi probabile che si tratti di questo pittore, non altrimenti noto. La stessa indicazione di paternità dell'opera viene utilizzata per un dipinto di proprietà del Palazzo Reale di Torino in deposito presso l'Avvocatura dello Stato di Torino, che sembra di poter individuare come pendant dell'opera in questione, viste anche le dimensioni identiche e la cornice uguale (inv. 7578 del 1966, DC 866 del 1908 e DC 1047 del 1879). L'opera dell'Avvocatura dello Stato è inventariata come Conte Vitale o Conte Viale, senza la specificazione "figlio", ma i due paesaggi a pendant sembrano da attibuire alla stessa mano, identificata in Giacinto Vitale di Torricella. Anche per la tela in esame infatti, la datazione tra il 1840 e il 1850 circa sembra plausibile perchè anch'essa può essere avvicinata stilisticamente a quella generazione di artisti nati intorno al 1810 (Carlo Piacenza, Angelo Beccaria, Giuseppe Camino, Bartolomeo Ardy, Ernesto Allason per esempio), ormai tesi verso un lirico vagheggiamento del mondo naturale e agreste o alla sua interpretazione in chiave drammatico-scenografica, che dagli anni Quaranta cominciano anche a viaggiare sia in Italia sia all'estero venendo a contatto con il nuovo naturalismo svizzero e francese, Ginevra, la Savoia, Parigi, Fontainebleau, e le accademie tedesche (cfr. il capitolo "Appunti sulla pittura di paesaggio. L'avvio alla visione diretta della natura" di R. Maggio Serra nel catalogo della mostra "Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna. 1773-1861" a cura di E. Castelnuovo e M. Rosci, Torino 1980, v. II pp. 727-732).L'opera è registrata nel Palazzo Reale di Torino (piano terreno, camera n. 8) durante le fasi di inventariazione del 1879-1880; nel 1911 risulta collocato negli Uffici della Direzione Provinciale della Real Casa e nel 1966 nel corridoio, secondo piano, del Palazzo Nuovo. Il 15 ottobre 1974 viene concessa in deposito esterno temporaneo al Ministero delle Finanze, Ispettorato Compartimentale delle Tasse (per la data di consegna vedi "Elenco dei quadri ricevuti il 15 ottobre 1974 in consegna provvisoria dalla Soprintendenza ai Monumenti del Piemonte e consegnati in data odierna dal dirigente superiore ... in occasione del passaggio di gestione, 30.11.1977, Archivio Sbaa To)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100207832
  • NUMERO D'INVENTARIO 7622
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2003
    2007
  • ISCRIZIONI retro cornice, basso sinistra - D.C. / 1 - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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