Paesaggio. paesaggio con alberi

dipinto,

In un ampio paesaggio boschivo, due figure (un uomo e una donna) si riposano sotto un grande albero sulla sinistra, mentre in fondo si scorge una pastorella con il gregge.Cornice XIX secolo, dorata, liscia con sottile decorazione in pastiglia

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Vitale Di Torricella Giacinto (notizie 1843-1846): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Avvocatura Distrettuale dello Stato
  • INDIRIZZO Corso Stati Uniti 45, Torino, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto non sembra firmato; nell'inventario è attribuito al Conte Viale nel 1879 e al Conte Vitale nel 1966. Non si è trovato nessun nome simile nei repertori della pittura ottocentesca normalmente in uso; nei cataloghi delle esposizioni della Società Promotrice alle Belle Arti di Torino ricorre due volte il nome di Giacinto Vitale di Torricella, che espone un Ritratto di vecchio nel 1843 (n. 212) e una Testa di vecchio nel 1846 (n. 354). Pare quindi probabile che si tratti di questo pittore, non altrimenti noto. La stessa indicazione di paternità dell'opera viene utilizzata per un dipinto di proprietà del Palazzo Reale di Torino in deposito presso l'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale del Piemonte, a Torino, che sembra di poter individuare come pendant dell'opera in questione, viste anche le dimensioni identiche e la cornice uguale (inv. 7622 del 1966, DC 1105 del 1908 e DC 1 del 1879). L'opera dell'Agenzia delle Entrate è inventariata come Conte Viale "figlio", ma i due paesaggi a pendant sembrano da attibuire alla stessa mano, identificata in Giacinto Vitale di Torricella. La datazione tra il 1840 e il 1850 circa che quindi si potrebbe proporre, sembra plausibile perchè la tela si può avvicinare stilisticamente a quella generazione di artisti nati intorno al 1810 (Carlo Piacenza, Angelo Beccaria, Giuseppe Camino, Bartolomeo Ardy, Ernesto Allason per esempio), ormai tesi verso un lirico vagheggiamento del mondo naturale e agreste o alla sua interpretazione in chiave drammatico-scenografica, che dagli anni Quaranta cominciano anche a viaggiare sia in Italia sia all'estero venendo a contatto con il nuovo naturalismo svizzero e francese, Ginevra, la Savoia, Parigi, Fontainebleau, e le accademie tedesche (cfr. il capitolo "Appunti sulla pittura di paesaggio. L'avvio alla visione diretta della natura" di R. Maggio Serra nel catalogo della mostra "Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna. 1773-1861" a cura di E. Castelnuovo e M. Rosci, Torino 1980, v. II pp. 727-732).L'opera, che risultava nel Palazzo Reale vecchio di Torino, Uffici dell'Amministrazione della Real Casa, durante le fasi di inventariazione del 1879-1880, è registrata nel corridoio delle foresterie n. 36 del secondo piano nel 1911 e al primo piano del Palazzo Nuovo nel 1966; comunicazioni verbali raccolte durante il sopralluogo all'Avvocatura dello Stato rimandano la consegna in deposito del dipinto ad "almeno prima del 1973" (esiste un "Elenco quadri consegnati all'Avvocatura Distrettuale dello Stato - Torino" datato 1974/1975)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100207814
  • NUMERO D'INVENTARIO 7578
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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