meil, opera isolata - manifattura italiana, ambito ebraico (terzo quarto XVIII)
Damasco carminio (disegno in gros de Tours su fondo raso) broccato in filato metallico oro su anima gialla. Modulo decorativo con rami sinuosi a sviluppo verticale e fiori di varia grandezza, annodati in un nastro con fiocco. Sul tergo, al centro, ampio cartiglio mistilineo in teletta d'oro, con imbottitura, recante un’iscrizione ricamata a punto pieno in filato metallico oro su anima di cartoncino, profilato da paillettes dorate, sormontato da una corona e circondata da volute e fiori ricamati e lustrini in lamina dorata. Gallone a bordo festonato in seta gialla e filato metallico oro applicato lungo i bordi della gonna e della calotta. Frangia a gonna ritorta in oro filato su anima gialla applicata a smerli lungo i bordi della gonna e della balza. Fodera esterna in taffetas chiné con motivo a righe verticali nei toni dell'avorio (fondo), azzurro e grigio; fodera interna in tela di canapa écru; integrazioni della fodera in corrispondenza della calotta in taffetas salmone
- OGGETTO meil
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MISURE
Altezza: 74 cm
Larghezza: 92 cm
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana Ambito Ebraico
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Tempio Israelitico
- INDIRIZZO piazzetta Primo Levi, 12, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La scelta del decoro "a meandro" fa ipotizzare una datazione di seconda metà di XVIII secolo (massima fortuna di tale ornato in ambito lionese tra 1760 e 1770), ma la scelta del semplice fondo a damasco, arricchito dalle sole broccature in oro ritorto, lasciano indurre una ripresa dello stile da parte di una manifattura italiana, comunque particolarmente attenta alla resa naturalistica degli elementi. Arricchisce particolarmente il meil la fodera in taffetas chiné à la branche (?); l'effetto che parrebbe ottenuto per immersione della matassa di filo e successiva tessitura attende un giudizio chiarificatore dalla corretta visione del retro. Per quest'ultima tipologia tessili si veda E. BAZZANI, in D. DEVOTI e G. ROMANO (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, Torino 1981, scheda n. 24, pp. 203-206, dove si segnala la precocità di tale ornamentazione in ambito francese (secondo quarto del Settecento), pur riflettendo che "effetti chiné su piccoli gruppi di fili sono posteriori al 1765", sottolineando infine come la fragilità della stoffa sia la principale causa della scarsa documentazione di confronto pervenutaci. Si confronti infine il frammento di taffetas chiné oggetto della presente scheda con l'analogo tessuto di rivestimento degli arredi della Camera da letto della Regina del Castello di Masino
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso non cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100207418
- NUMERO D'INVENTARIO 50
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia Onlus
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
2020
- ISCRIZIONI cartiglio centrale - cfr. modulo EP - Epigrafia allegato - stampatello - a pennarello - ebraico
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0