armadio, elemento d'insieme - ambito piemontese (seconda metà sec. XVIII)

armadio, 1750 - 1799

Due armadi-guardaroba composti da pannelli con specchiature mistilinee ornate ad intarsio

  • OGGETTO armadio
  • MISURE Profondità: 51.5
    Altezza: 264
    Larghezza: 183
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Villa della Regina
  • INDIRIZZO Strada Comunale Santa Margherita, 79, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli armadi che rivestono le pareti del "Gabinetto attiguo alla Guardaroba" nell'Appartamento di S. M. sono documentati a partire dall' "Inventaro de mobili, ed altri oggetti esistenti nel Palazzo della Vigna di S. M." (Torino, Biblioteca Reale - sc. 45) compilato nel 1755: "Due Guardarobbe di noce lavorate e ferrate che investono la muraglia"; la stessa descrizione è riportata nell'inventario del 1767 mentre i primi inventari ottocenteschi (1812-1819) registrano rispettivamente nel "Petit Cabinet Contigu" e nella "Guardarobba" dell'"Appartamento a sinistra del Salone" un "circuito di guardarobba a placaggi ed a diverse portelle". Più dettagliate sono le descrizione degli arredi del "Gabinetto attiguo prospiciente a notte" riportate nella successiva inventariazione compilata nel 1845 dal Consierge Felice Boozoky (Inventario di tutti li mobili, oggetti di addobbamento ed altri diversi di Regia Spettanza esistenti nel Palazzo della Vigna Reale detta della Regina e nelli fabbricati dipendenti, posti sotto la custodia del Concierge sig. Felice Boozoky, ASTO, Corte, Archivi Privati, Castelli Berroni - m. 19), che descrive "un Corpo di Guardaroba di legno noce a placaggio, la parte centrale a due sportelli e le due laterali ad uno sportello solo muniti delle debite serrature. In quella centrale foderata di tela vi sono due piani d'assi con portamantello a cariglie (?) ed una parte laterale è tappezzata di taffettà in seta chinata. Un altro Corpo di guardaroba a due sportelli chiudenti la porta centrale ed ad uno sportello solo le parti laterali, uno delle quali chiude un armadio avente un piano ed una bacchetta di ferri con dodeci portabiti e l'altra chiude l'uscita verso la scaletta. Tanto l'armadio quanto la guardaroba di centro avente tre piani sono foderati di tela" e nei "Testimoniali di Stato della Vigna della Regina ed annesso Palazzo Chiablese" (ASTO, Corte, Istituti Assistenza e Beneficenza - cat. 11, m. 653) compilati nel 1864: "Li corpi di Guardaroba sono divisi in tre corpi nei lati di levante e ponente e sono formati di egual legno e scomparti di quelli descritti al N. 7 e l'interno trovasi pure rivestito in tela coi rispettivi piani (7: "nelle pareti di levante e ponente corpi di Guardaroba in legno forte divisi nel prospetto in tre parti di portine a panelli impiallacciati di legno pero conterminati da una cornice con piani interni e fodera, rivestiti di tela [...]")" mentre l'"Inventario dell'Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari Casa della Villa della Regina Castello" redatto nel 1890 vi accenna appena, ricordando nel "Gabinetto guardarobe (attigua alla sala...)": "Grandi armadi a due portelle in legno radice di noce bianca, foderati di tela N. 2". Nel 1931 l'arredo del gabinetto è descritto con precisione insieme a quello della stanza 34: "Le pareti di questi due gabinetti sono rivestite di guardarobe di profondità varia, e nascondono anche due gabinetti di toeletta. Le guardarobe, di legno forte intarsiato, sono divise in più parti a pannelli: nell'interno sono foderate di una tela grigia ed hanno belle serrature antiche; circondano tutti e due i gabinetti bellissime cornici in legno scolpito. Mancano due porte, una parte in legno sopra il cornicione ed alcuni vasi di maiolica a forma giapponese".Come gli armadi della stanza 34 anche questi sono realizzati in legno di noce per la struttura e intarsi in radica di olmo. Benché si conservi ancora tutto il fregio nella parte alta delle pareti (non più esistente nell'altra guardaroba) mancano tutte le ante di chiusura sia degli armadi centrali destinati in origine a contenere due ripiani e un appendiabiti sia dei vani laterali in parte impiegati ugualmente come armadi (verso nord) e in parte come passaggi veri e propri (a sud). Il furto risale al 1979. Nulla rimane del rivestimento in tela e tanto meno del "taffettà in seta chinata" che doveva ricoprire una delle aperture laterali della parete ovest
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100206494-1
  • NUMERO D'INVENTARIO s.n
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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