rovine architettoniche
sovrapporta
post 1738 - 1749
Gambone Giovanni Domenico (attribuito)
1720/ 1793
La sovrapporta raffigura rovine di edifici classici disposte scenograficamente in modo digradante da destra verso il fondo, con al centro balaustra e fontana con vasca semicircolare. Le rovine sono animate da alcune figure intente in varie occupazioni, con sullo sfondo un paesaggio sfumato ed un'ampia porzione di cielo con nubi
- OGGETTO sovrapporta
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 124.5
Larghezza: 104
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ATTRIBUZIONI
Gambone Giovanni Domenico (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Villa della Regina
- INDIRIZZO Strada Comunale Santa Margherita, 79, Torino (TO)
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NOTIZIE STORICO CRITICHE
Le due sovrapporte presenti nella stanza sono attribuite dalla bibliografia a Giovanni Domenico Gambone (Torino 1720-1793), pittore specializzato nel ritrarre rovine architettoniche con un taglio fortemente scenografico, disposte spesso in primo piano ad angolo con sullo sfondo una veduta dai contorni sfumati. Angela Griseri in una nota alla trascrizione dell'inventario del 1755 riporta l'attribuzione al Gambone, secondo un'ipotesi già di Andreina Griseri ripresa da Marziano Bernardi, e ricorda che il pittore è "citato nei Conti della Real Casa dal 1738 al 1751, e per <
> nel 1739" (cfr. Angela Griseri, "Un inventario per l'esotismo. Villa della Regina 1755", Torino 1988, p. 30 n. 76; A. Baudi di Vesme, "Schede Vesme", Torino 1966, vol. II, p. 508; M. Bernardi, "Tre Palazzi a Torino", Torino 1963, tav. XIX). Per confronti si rimanda ai dipinti di Gambone in Palazzo Reale, in particolare nella camera quarta degli archivi al primo piano, e nella Palazzina di Caccia di Stupinigi.L'impostazione degli elementi architettonici, del paesaggio fantastico di sfondo e delle figurine che li popolano derivano da esempi celebri di Marco Ricci, Giovanni Paolo Pannini, Andrea Locatelli e Francesco Guardi. Il gusto per le finzioni scenografiche di architetture, classiche in un primo tempo e neogotiche poi, si diffuse rapidamente a corte e presso le famiglie nobiliari piemontesi nel corso del Settecento. Per un'analisi specifica di tale genere pittorico si rimanda alla tesi di laurea di Valentina Assandria "La pittura di rovine nel secolo XVIII in Piemonte ", relatore Andreina Griseri anno accademico 1988-89 - TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100206392
- NUMERO D'INVENTARIO s.n
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0