paramento liturgico,

Il parato è realizzato con del gros de Tours liseré broccato. Il tessuto avorio è decorato da piccoli fiori stilizzati posti a scacchiera, eseguiti con la tecnica liseré. Sullo sfondo si snoda, con andamento a meandro, un boa di pelliccia, impreziosito, sulle anse, da piccoli fiori stilizzati. Tra i meandri sono presenti, con una disposizione a scacchiera, zolle erbose che trattengono una coppia di alberi dai quali nascono grandi fiori. Il disegno è eseguito con broccature in seta policroma (blu, azzurra, beiges, verde, arancione, marrone, gialla, rossa. fucsia), seta riccia bianca, oro lamellare e argento filato, lamellare e riccio

  • OGGETTO paramento liturgico
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana Manifattura Francese
  • LOCALIZZAZIONE Bolzano Novarese (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tessuto appartiene alla tipologia "a meandro", nata alla fine del sesto decennio del Settecento e diffusa, in molteplici varianti, per tutto il terzo quarto del secolo. L'andamento ampio e sinuoso del meandro, l'importanza dei motivi floreali, la scelta di un fondo leggero come il gros de Tours sono elementi che ci permettono di datare il manufatto intorno al 1750-60, come testimoniano il frammento, datato al 1750-1760, del del Kunstgewerbemuseum der Stadt di Colonia ( B. MARKOWSKY, Europäische Seidengewebe des 13.-18. Jahrhunderts, Colonia 1976, p. 332, n. 585), con la pianeta, ascritta al tezo quarto del secolo, del Museo Civico di Treviso ; D. DAVANZO POLI ( a cura di), Tessuti antichi. Tessuti - Abbigliamento - Merletti - Ricami Secoli XIV-XIX, catalogo della mostra, Treviso 1994, pp. 83-84, scheda n. 110) il frammento, datato al 1755-1760, della collezione Gandini ((D. DEVOTI, G. GUANDALINI, E. BAZZANI, M. CUOGHI COSTANTINI e I. SILVESTRI, La collezione Gandini del Museo Civico di Modena, Bologna 1985, p. 199, scheda n. 120 di I. Silvestri), il frammento di paramentale di Santa Maria della Steccata di Parma, collocato al 1750-1760 (L. FORNARI SCHIANCHI, "Per uso del santificare et adornare". Gli arredi di Santa Maria della Steccata Argenti/Tessuti, Parma 1991, p. 171 scheda n. 93 di M.Cuoghi Costantini),e il parato, collocato al terzo quarto del Settecento della Basilica ddel santo a Padova ( D. DAVANZO POLI (a cura di), Basilica del santo. I tessuti, Roma 1995, p. 110-111, scheda n. 76). Il motivo delle zolle sospese, ancora memore delle composizione degli anni Trenta, si ritrovano ad esempio, in un parato, collocato verso il 1760, conservato nella chiesa di Notre-Dame des Doms ad Avignone (Merveilles d'or & de soie. Trésors textiles de Notre-Dame des Doms du XVI au XIX siècle, catalogo della mostra, Avignone 2000, pp. 58-59, scheda n. 40 di E. Dutocq e O. Valansot), nel coevo parato della collezione Cini (D. DAVANZO POLI, La Collezione Cini dei Musei Civici Veneziani. Tessuti antichi, in "Bollettino dei Civici Musei Veneziani d'Arte e Storia, 1989, vol. XXXIII, n 1-4, p. 163, scheda n. 145); nel parato, datato al 1750, di Lectoure, (C. ARIBAUD, Soiries en Sacristie. Fastes liturgiques XVII-XVIII siècle, Parigi 1998, pp. 117, 151173, scheda n. 51), nell'insieme liturgico della cattedrale di Saint-Liziier (Ibid. pp. 117-152, scheda n. 52; Appare assi diffuso anche il motivo della pelliccia, come testimoniano i numerosi esempi giunti fino ai nostri giorni ( cfr. G. CANTELLI (a cura di), Magnificenze nell'arte tessile della Sicilia centro-meridionale. Ricami, sete e broccati delle Diocesi di Caltanissetta e Piazza Armerina, catalogo della mostra di Vicenza, Catania 2000, vol. II, pp. 560-561, scheda n. 100 di V. Sola e pp. 562-563, scheda n. 101 di J. L. Santoro; G. ERICANI e P. FRATTAROLI ( a cura di), Tessuti nel Veneto. Venezia e la Terraferma, Verona 1993, pp. 484-485, scheda n. 156 di P. Frattaroli; C. BUSS, Seta oro e argento. Le stoffe operate del XVIII secolo, Milano 1992, pp. 102-103; C. ARIBAUD, pp. 120-122). In assenza di documenti e per la diffusione di questa tipologia, si ascrive il manufatto, nato per l'abbigliamento femminile, ad una manifattura francese o italiana
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100205591-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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