paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (?), manifattura francese (?) (terzo quarto sec. XVIII)

paramento liturgico,

Il parato, formato da una pianeta, due dalmatiche, un velo, una borsa e due manipoli, è confezionato con taffetas a pelo strisciante. Sullo sfondo, decorato da un motivo a sottilissime righe bordeaux, rosa scuro e due tonalità di verde, si dipana una coppia di tralci fioriti e fronzuti biancchi, con andamento a meandro e speculare, separtari da una banda dall'orlo smerlato. Le coppie di racemi sono poste da fasce verticali ornate da trifogli stilizzati posti a scacchiera entro una rete a maglie romboidali e delimitate, lateralmente, da nastri con i bordi smerlati. Quest'ultimo elemento, così come la banda che separa i meandri sono realizzati con orditi supplementari nei toni che vanno dal rosso al bianco. Il velo, i manipoli, la borsa e la pianeta sono foderati con taffetas di seta cangiante nella tonalità dell'azzurro. Ad esclusione del velo, gli altri elementi sono rifiniti con galloni in argento filato e lamellare decorato da un successione di rametti fioriti, posti a meandro

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA seta/ taffetas
    filo d'argento/ lavorazione a telaio
  • LOCALIZZAZIONE Bolzano Novarese (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La struttura compositiva della stoffa, nella quale il meandro, elemento tipico della produzione tessile del terzo quarto del Settecento è inserito entro una struttura a bande verticali, e l'andamento del meandro permettono di datare il manufatto fra il 1765-1774, come suggeriscono i confronti con la pianeta in raso liseré lanciato conservata presso il Museo Diocesano di Brescia ( Indue me Domine. I tessuti liturgici del Museo Diocesano di Brescia, Venezia 1998, pp. 158-159, scheda n. 57 di A. Geromel Pauletti), con il frammento, di produzione inglese e datato al 1768-1772, conservato presso l'Abegg-Stiftun di Riggisberg (N. ROTHSTEIN, The excellence of English Brocades - Abegg-Stiftun, Riggisberg, in R. SCHORTA (a cura di), Seidengewebe des 18. Jahrhunderts. Die Industrien in England und in Nordeuropa. 18th-Century Silks. The Industries of England and Northern Europe, Berna 2000, p. 228), con il frammento in raso liseré broccato, collocato al 1760-1770, della collezione Gandino di Modena ( D. DEVOTI e M. CUOGHI COSTANTINI ( a cura di), Musei Civici di Modena. La collezione Gandini Tessuti dal XVII al XIX secolo, Modena 1993, p. 201, scheda n. 338 di I. Silvestri e pp. 210-211, scheda n. 375 di I. Silvestri). L'idea, inoltre, di inserire piccoli motivi decorativi geometrizzati nelle bande verticali la si riscontra in un frammento di messicana, datato al 1765-1775 del Kunstgewerbemuseum der Stadt di Colonia, ( B. MARKOWSKY, Europäische Seidengewebe des 13.-18. Jahrhunderts, Colonia 1976, p. 348, n. 632) e nel pekin broccato, collocato verso il 1770, impiegato per confezionare un piviale della parrocchiale de La Valette ( C. ARIBAUD, Soiries en Sacristie. Fastes liturgiques XVII-XVIII siècle, Parigi 1998,p. 95 e p. 168, scheda n. 92). Il tessuto, nato assai probabilmente per l'abbigliamento femminile, potrebbe essere stato realizzato da manifatture italiane, pur non escludendo, in assenza di documenti, un'esecuzione francese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100205577-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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