battaglia di Lepanto

dipinto,

Di forma rettangolare, ma con lato basso mistilineo; in alto al centro, su nubi grigie, la Madonna, in atto di porgere i rosari verso il basso, si sporge verso sinistra, mentre il Bambino sulle sue ginocchia si protente verso destra scagliando delle saette. A sinistra della Madonna, su un'altra base di nubi, tre angioletti con rosari; a destra quattro angioletti con saette. Nella parte bassa una serie di galeoni marrone con vele e cannoni, nel pieno di una battaglia in mare con le onde alte e schiumose

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Caraglio (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di due dipinti in pendant che completano la decorazione della cappella della Madonna del Rosario: sono le due battaglie di mare e di terra che si combatterono tra Turchi e cristiani, ed in cui la vittoria arrivò grazie al miracoloso intervento della Madonna del Rosario. Lo stile è riferibile ad un pittore di ambito cuneese o piemontese, stilisticamente riferibile alla seconda metà del Settecento, chiamato a ridecorare la cappella del Rosario, con probabilità dalla onomima compagnia, che era una tra le più importanti ad avere patronato nella chiesa ricostruita a partire dal 1771. Si noti la freschezza cromatica dei dipinti, e l'attenzione realistica alla tipologia delle navi da guerra; ugualmente curiosa si dimostra la vivacità degli angioletti in alto, intenti a distribuire rosari o a lanciare saette. Nella chiesa più antica l'altare del Rosario era decorato con una statua della Madonna del Rosario e con 18 quadri con i Misteri del Rosario appesi intorno alla nicchia; per questi quadri era stato pagato nel 1725 il pittore Pietro Manardo, e l'anno successivo Cesare Cavallo di Cuneo "scultore e indoratore" per le cornici dei 18 quadri dei Misteri del Rosario: Libro dei conti ed ordinati della compagnia del SS. Sacramento, Biblioteca del Seminario Vescovile di Cuneo (BSV manos. 63) - oggi in Santa Maria a Cuneo, pp. 63-65. Di questo antico arredo della chiesa precedente si è persa purtroppo ogni traccia: Gallo F. Memorie storiche, in Armando L. (a cura di), Da Pieve di Santa Maria a parrocchia di Maria Assunta a Caraglio, Cuneo 2000, pp. 93-94; F. Quasimodo, L'arredo della chiesa parrocchiale di Caraglio: gli altari e gli affreschi, ibidem, pp. XVIII, XXIII
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204707
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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