mantovana, serie - produzione piemontese (primo quarto sec. XX)
La mantovana risulta composta da 4 diverse tipologie di pezzi che erano in parte assemblati con puntine da disegno e filo di colore rosso, foderati con tessuto unito di color avorio e rifiniti di ricca frangia cremisi. 4 di forma a mezzaluna a sviluppo orizzontale con ricca frangia, utilizzati probabilmente come elemento centrale nel senso della lunghezza a coppie. 2 di forma ovale arricciati nell'estremità superiore, utilizzati probabilmente come pendente centrale. 3 di forma a "D" rovesciata, utilizzati probabilmente come pendenti laterale, arricciati nell'angolo sinistro in alto. 6 coccarde fissate al centro da un bottone, utilizzate probabilmente come decorazione in corrispondenza dei punti di raccordo degli altri elementi. Tessuto di colore rosa con forti effetti di cangiantismo; motivo decorativo a maglie lobate formate da elementi vegetali disposte a scacchiera con al centro di ciascuna un motivo a melagrana da cui si dipartono foglie e fiori
- OGGETTO mantovana
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MISURE
Altezza: 50
Lunghezza: 87
- AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento dei Servi di Maria
- INDIRIZZO Strada Basilica di Superga, 73, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La coppia di mantovane è documentata nell'inventario del 1965 alle finestre della Prima Sala di Ricevimento dell'Appartamento Reale al piano terreno, mentre in quello del 1910 non risultano ancora presenti nell'ambiente anche se il tipo di rivestimento utilizzato, "en suite", come di prassi, con il divano, le poltrone e le sedie risulta già presente su questi oggetti nella stessa data. La tipologia caratterizzata da sovrabbondanza di elementi decorativi e tessuto con motivi che riprendono schemi di gusto cinquecentesco ed ampiamente utilizzati anche nel secolo successivo nell'arredo, secondo quel revival degli stili storici, risulta particolarmente diffusa ed alla moda negli ultimi decenni del XIX secolo, non solo nelle residenze sabaude, ma più generale in tutte le capitali europee come ben documentano i cataloghi dell'epoca che si caratterizzano per la vasta gamma di soluzioni che denotano la grande attenzione rivolta nella seconda metà dell'Ottocento a questo elemento d'arredo ed in particolare ai tsesuti di rivestimento che dovevano rendere accogliente l'ambiente. (Thorton P. Authentic Decor. The domestic interior 1620-1920, Usa, 1984, pp. 296, 207, 351; Westreman Bulgarella Mary, Gli interventi di conservazione sulle tappezzerie di Palazzo Pitti, in Mottola Molfino A. (a cura di), Le tappezzerie nelle dimore storiche, atti del convegno, Torino, 1987, pp. 56-61, figg. 57-59; Zanni. A, Mobili morbidi e seduzione, in Zanni A. (a cura di), La Casa dell'Ottocento. Mobili soffici, Milano, 1990, pp. 35, 61, 73)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204536
- NUMERO D'INVENTARIO s.n
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0