mantovana, serie - manifattura piemontese (fine/inizio secc. XIX/ XX)
La mantovana risulta composta da 3 diverse tipologie di pezzi che erano in parte assemblati con puntine da disegno e filo di colore verde, foderati con tessuto unito di color avorio e rifiniti con gallone a fondo marrone con decoro a motivi vegetali in tre diverse tonalità di verde. 2 di forma a trapezio, utilizzati probabilmente come elemento centrale nel senso della lunghezza. 3 di forma a "D" rovesciata, utilizzati probabilmente come pendenti laterale, arricciati nell'angolo sinistro in alto. 6 coccarde con arricciatura centrale, utilizzate probabilmente come decorazione in corrispondenza dei punti di raccordo degli altri elementi. Tessuto di colore verde oliva con forti effetti di cangiantismo; motivo decorativo a grosse maglie formate da melagrane con infiorescenze con al centro di ciascuna un fiordaliso disposte a scacchiera ed alternate a pigne e garofani
- OGGETTO mantovana
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MISURE
Altezza: 80
Lunghezza: 130
- AMBITO CULTURALE Manifattura Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento dei Servi di Maria
- INDIRIZZO Strada Basilica di Superga, 73, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La coppia di mantovane, o pendoni, non è documentata nell'inventario del 1910, mentre in quello del 1965 risulta collocata nella Seconda Sala di Ricevimento. Si tenga presente, però, che il tessuto che le costituisce è "en suite" con il rivestimento del divano e delle sedie già trasferite a Superga da Palazzo Reale nel 1898, pertanto si deve ritenere coeva la realizzazione della stessa. La tipologia, caratterizzata da un ricco drappeggio, sovrabbondanza di elementi decorativi e tessuto con motivi che riprendono schemi di gusto Barocco, secondo quel revival degli stili storici, risulta particolarmente diffusa ed alla moda negli ultimi decenni del XIX secolo, non solo nelle residenze sabaude, ma più generale in tutte le capitali europee come ben documentano i cataloghi dell'epoca che si caratterizzano per la vasta gamma di soluzioni che denotano la grande attenzione rivolta nella seconda metà dell'Ottocento a questo elemento d'arredo ed in particolare ai tsesuti di rivestimento che dovevano rendere accogliente l'ambiente. (Thorton P. Authentic Decor. The domestic interior 1620-1920, Usa, 1984, pp. 296, 207, 351; Westreman Bulgarella Mary, Gli interventi di conservazione sulle tappezzerie di Palazzo Pitti, in Mottola Molfino A. (a cura di), Le tappezzerie nelle dimore storiche, atti del convegno, Torino, 1987, pp. 56-61, figg. 57-59; Zanni. A, Mobili morbidi e seduzione, in Zanni A. (a cura di), La Casa dell'Ottocento. Mobili soffici, Milano, 1990, pp. 35, 61, 73)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204535
- NUMERO D'INVENTARIO s.n
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0